Consigli per ballare bene shag

5 consigli per ballare bene collegiate shag

Lo shag è uno dei balli più divertenti fra le danze swing; la sua energia e la velocità delle musiche ritmate, come il ragtime e il gipsy jazz conquistano chiunque inizia a praticarlo. Ballare bene collegiate shag, purtroppo, però, non è affatto semplice: ci vuole molta dedizione e attenzione alla postura; solo così si riesce a godersi appieno il divertimento senza sentire la stanchezza.

Per ballare bene il collegiate shag partiamo dalla storia …

Il collegiate shag nasce intorno agli anni 20′ del 900, negli Usa. Si pensa che le origini di questo affascinante e scatenato ballo derivino dal Sud America. In particolare  il primo shag era ballato dalle popolazioni afroamericane, come del resto è stato per tutti i balli swing. Al pari degli altri balli, non si sa bene come fosse originariamente e né da quale ballo si sia evoluto; alcuni studiosi trovano le origini dello shag nel charleston, altri pensano che potesse derivare da altri balli swing primari.

Il prefisso Collegiate, però, deriva dalla particolare diffusione del ballo nei college americani, nonostante i tentativi di proibirlo, perché considerato poco adatto a degli studenti che avrebbero formato la classe dirigente.

Lo shag, quindi, a differenza degli altri balli swing si è diffuso più lentamente e solo intorno al ’37, il grande ballerino Arthur Murray inizia ad insegnarlo, divulgandolo in tutti gli States.

Se vuoi approfondire meglio la storia del collegiate shag leggi anche: Cos’è e come si balla il collegiate shag

Come si balla shag?

La posizione classica del CS è chiusa. I ballerini non iniziano mai a ballare side by side, come nel lindy hop o nel boogie, ma sono sempre uno difronte all’altro.

Entrambi i ballerini devono assumere una posizione semi-seduta, affinché sia il bacino a lavorare, permettendo l’intenso lavoro di gambe senza che i ballerini si affatichino troppo.

Il leader deve tenere la mano dietro alla schiena della follower e la follower deve mantenere la connessione con il gomito, tenendo la mano sull’avanbraccio del leader.

Lo shag si balla su 6 tempi, su musiche molto ritmate come il jazz manouche o il primo swing, quello su cui si ballavano i charleston veloci.

Il passo base consiste nel mantenere un “hop” per due tempi sulla gamba su cui s’inizia ( follower destra, leader sinistra) e sollevare la seconda all’indietro; si fa la stessa cosa con la gamba opposta per altri 2 tempi, mentre negli ultimi due tempi (5 e 6) si eseguono due step, uno per ogni tempo.

Il tempo si può contare in slow (1,2); slow (3,4), quick, quick (5,6).

Naturalmente con la gamba sollevata si possono fare diversi movimenti: Kick solo, doppio kick, incrocio dietro e  punta sul suolo, tacco, punta ecc…

L’importante è mantenere il bounce costante su ogni beat, scivolando leggermente su ogni hop, senza saltare davvero.

Esistono diverse figure nello shag, riprese dal passato e introdotte da Murray e da altri danzatori negli anni. Infatti, al di là del passo base, lo shag si balla anche in posizioni aperte e si possono fare figure riprese dal lindy o dal boogie (come lo shag out, clone shag dello swing out) .

Vediamo ora quali sono i segreti per ballare bene il collegiate shag e cosa si tende a sbagliare.

5 consigli per ballare bene collegiate shag e cosa non fare

1. Non saltare, perché è più divertente …

Uno fra gli errori più comuni che si commettono quando si inizia a ballare shag è tradurre gli hop in salti. In realtà i veri ballerini internazionali di shag, non saltano mai. Pensa se vedessi i campioni di lindy o di boogie saltare sul triple step? Ovviamente l’effetto sarebbe orribile e la stessa cosa accade nello shag.

Guardando i video che ci sono rimasti a documentare i primi balli shag, si nota benissimo che nessun ballerino saltava realmente, nemmeno allora! Semmai scivolava con la gamba a terra, aiutandosi con il bounce.

Il risultato è un movimento molto omogeneo e aggraziato. Lo shag è un ballo composto, non apparentemente smodato come può sembrare il charleston.

Saltando, inoltre, si tende a perdere la posizione. In questo modo si fa molta più fatica, perché saltando continuamente con tutto il corpo, si disperdono moltissime energie.

Ecco un esempio di come si deve ballare, da un video del 37. Si percepisce subito la leggerezza e il controllo sulla parte inferiore del corpo.

2. Mantieni sempre il controllo sulla parte inferiore del tuo corpo

Non si può ballare bene il collegiate shag senza mantenere un buon controllo sul bacino. La schiena deve rimanere dritta, leggermente all’indietro e tutta la forza deve partire dal bacino e non dalle gambe. Questo permette di non affaticarsi troppo; in pratica il principio è un po’ lo stesso del boogie. Si deve cercare di mantenere sempre costante la posizione e non perderla mai durante il ballo.

3. Balla sulle mezzepunte

Non ballare mai shag con il piede totalmente a terra, perché questo non ti permette di scivolare bene su ogni hop, stando sulla mezzapunta si controlla meglio il peso durante il bounce. Evita anche di stare troppo in punta, perché senti molta più fatica.

4. Mantieni sempre la connessione con il partner

Come tutti i balli di coppia, anche lo shag richiede una buona connessione fra partner. Se si ha una buona connessione fra leader e follower è più semplice dare guide comprensibili e riceverle all’istante. La follower deve essere molto ricettiva per percepire subito la guida del partner al momento giusto. Trattandosi di una danza che si balla su ritmi molto veloci è più difficile restare a tempo se si è sconnessi.

Il leader, invece, dovrà sempre usare il corpo per guidare la follower e non pretendere di dare la guida usando solo le braccia.

5. Sincronia e feeling fra i partner

Anche questi due aspetti sono molto importanti per qualunque tipo di ballo, ma nel caso dello shag assumono un’importanza fondamentale.

Leader e follower devono sapersi ascoltare durante il ballo e cercare di non perdersi mai. Chi guida dovrà saper captare eventuali difficoltà di chi segue e cercare di offrire guide alla portata della follower. Questa/o a sua volta dovrà cercare di essere molto ricettiva/o e cercare di mantenere sempre la sincronia con il suo partner.

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