Ok, state per sposarvi… il giorno più bello della vostra vita – o almeno così dicono! – si avvicina sempre di più, avete preparato tutto per il meglio e magari avete anche già letto la nostra guida su come organizzare un matrimonio dal sapore vintage (e se non lo avete fatto, vi invitiamo a farlo quanto prima per dare una scossa alla vostra ispirazione). Manca solo una cosa: come ci vestiamo per un evento così importante?
La domanda è più che lecita, specialmente per coloro che come noi amano il vintage: scegliere un outfit adatto, che risulti elegante e originale al contempo, può sembrare semplice ma ci sono delle regole che sarebbe meglio seguire per evitare scivoloni. In questo articolo cercheremo di consigliarvi i migliori abiti da indossare, sperando di fornirvi spunti a sufficienza per affrontare con stile un giorno così importante: buona lettura!
Il mezzo tight per sposarsi di giorno
Se siete alla ricerca di un abito ideale per una cerimonia diurna, non ci sono dubbi su quale possa essere la prima scelta: sarà senz’altro un elegante mezzo tight. Se non ne avete mai sentito parlare, perchè magari il vostro stile vintage non contempla un’eccessiva formalità, sappiate che si tratta di un abito piuttosto simile al più celebre frac (del quale abbiamo approfonditamente parlato in un altro articolo: lo potete leggere qui). Il nome – che significa “stretto” – deriva proprio dal suo taglio affiancato che tende a stringere sui fianchi.
Il mezzo tight è una versione meno “restrittiva” del tight; quest’ultimo, infatti, è un abito che fin dai primi anni del Novecento viene indossato dalla nobiltà e che per regole interne al galateo andrebbe indossato non solo dallo sposo, ma anche dai testimoni e dai parenti maschi degli sposi… e solo nel corso di cerimonie che hanno luogo prima delle 18. Il mezzo tight si distingue per la mancanza della coda sulla giacca e per la presenza di un bottone in più, ed è un compromesso decisamente meno impegnativo!
Sceglierne uno non è semplice e per fortuna ci sono diverse sartorie che li realizzano artigianalmente: assicuratevi che la giacca abbia un taglio stondato sotto l’abbottonatura e che il colore del tessuto sia nero – o al massimo un antracite scuro. Il gilet dovrà essere grigio; che sia mono o doppiopetto è indifferente. Una camicia bianca dal collo diplomatico, un buon paio di scarpe e i giusti accessori (una cravatta o un papillon, in base al vostro gusto) concluderanno l’opera: siete pronti per la cerimonia.
Una buona redingote se vi sposate la sera
Se la cerimonia si tiene la sera, o comunque dopo le 18, la soluzione ideale è quella di adottare un’elegante redingote. Il nome di questo particolare capo d’abbigliamento è una traslitterazione francese del termine britannico riding coat; sì, perché si tratta dell’abito che veniva usato in antichità per le battute di caccia a cavallo fra i nobili inglesi. Si presenta come un soprabito legato davanti, piuttosto stretto in vita e con una parte inferiore libera di volteggiare fino a poco sotto le ginocchia.
Stando agli storici, si tratta di un vero e proprio antenato della moderna giacca; tuttavia, ai giorni nostri viene ancora adottato come soprabito per le grandi occasioni… come appunto cerimonie e matrimoni. Chi lo indossa oggi si distingue immediatamente per una certa solennità; chi ama il vintage non può esimersi dall’averne almeno uno, anche se non dovesse avere poi l’occasione di indossarlo! Se poi riuscite a completare l’outfit con una tuba o una bombetta sul capo, avrete assolutamente fatto centro.
Le falde aperte che caratterizzano il classico taglio della redingote ne rendono fondamentale la scelta del tessuto: qui tutto viene lasciato alla fantasia dello sposo, ovviamente, in collaborazione con il mestiere e l’inventiva di un buon sarto. Se volete stupire gli invitati, optate per un broccato cangiante: sarà sicuramente di grande effetto e più di qualcuno rimarrà a bocca aperta. Ma non temete… una redingote vi assicurerà un’eleganza senza eguali anche con le tinte unite e i tessuti più semplici.
Tutti gli accessori per un buon matrimonio vintage
Se per quanto riguarda gli abiti non ci possono essere grandi dubbi – il mezzo tight e la redingote sono due vere istituzioni nel campo dell’eleganza vintage! – per quanto riguarda gli accessori avrete l’imbarazzo della scelta. Il fermacravatta, ad esempio: come sceglierlo? La risposta si nasconde nella tonalità degli altri oggetti metallici che state eventualmente indossando. Ricordate comunque che dovrà avere una lunghezza del 70% rispetto alla cravatta e che dovrete posizionarlo fra il terzo ed il quarto bottone della camicia.
Anche sul papillon e sui cravattini ci sono diverse scuole di pensiero, nonché diverse regole che sarebbe buona norma seguire: ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo, che fugherà senz’altro ogni vostro dubbio. Vi è poi l’eterno dibattito sul fazzoletto da taschino: ognuno ha le proprie idee in merito… l’unica certezza è che dovrà essere realizzato di un altro tessuto rispetto a quello della giacca; noi siamo convinti che la seta sia sempre la scelta migliore, sicuramente la più elegante.
Per quanto riguarda i gemelli, invece, è necessario ricollegarsi al colore del portacravatta; se li si indossa in occasione del proprio matrimonio, inoltre, un notevole tocco di classe consiste nel farseli incidere con la data del grande giorno. In ogni caso, sbizzarritevi: spille da giacca, cappelli (abbiamo già citato la tuba, ad esempio) e – perchè no – magari addirittura un elegante bastone da passeggio con un’impugnatura cesellata e lavorata a mano… le vie dello stile vintage sono davvero infinite!