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L’Afro Jazz Dance: che cos’è, come si balla e come si svolgono le lezioni

Il mondo del ballo, come quello dell’arte in generale, è costantemente in bilico tra le innovazioni del mondo contemporaneo e tradizioni spesso secolari. Le discipline comprese nell’ambito dello swing non fanno certo eccezione: le radici jazz di questa danza, dopotutto, sono fra le più antiche in assoluto e provengono direttamente dalle remote usanze popolari e folkloristiche del continente Africano.

Proprio per questa loro importanza, le danze africane della tradizione hanno guadagnato sempre più considerazione nelle scuole di ballo contemporanee, ritagliandosi spazi sempre più grandi. In questo articolo approfondiremo proprio questo argomento, raccontando la storia di questi balli e cercando di descriverne a parole tutta l’incontenibile energia e l’emozione che riesce a scatenare!

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Le danze jazz e le loro antiche tradizioni africane

Tra i balli europei e quelli africani c’è sempre stata almeno una differenza sostanziale. Le popolazioni indigene dell’Africa vedevano infatti la danza come una parte integrante della loro vita quotidiana: non era solo uno strumento di fuga e di evasione, ma una vera e propria componente fondamentale della loro esistenza. E fin dall’alba dei tempi queste popolazioni erano convinte che il ballo dovesse coinvolgere ogni parte del corpo: i fianchi dovevano muoversi, così come il torace e le gambe, in maniera del tutto scatenata.

Solo così il loro corpo poteva connettersi appieno con la natura e con l’ambiente circostante, in una sorta di antico rito propiziatorio. Un’armonia che si ruppe bruscamente tra il XVI e il XIX secolo, un periodo buio per l’intero continente: i mercanti di schiavi sarebbero sbarcati nel continente, deportando negli Stati Uniti migliaia di africani. Nessuno avrebbe mai potuto però soffocare la loro passione, e anche nelle piantagioni di cotone della Louisiana le popolazioni africane avrebbero trovato modo di ballare…

Chi ha dimestichezza con l’argomento saprà bene come le cose si sono evolute, soprattutto a partire dai primi anni del Novecento: la musica degli schiavi afroamericani è entrata sempre di più a far parte del tessuto culturale degli Stati Uniti, trasformandosi in generi ancora oggi popolari come il jazz ed il blues. Di pari passo anche il ballo si è evoluto, prima nel Charleston ed in seguito nelle mille varianti dello swing e del Lindy Hop: un vero e proprio universo che ha come radice unica la sua origine nera e africana.

L’Afro Jazz Dance e il ritorno alle origini del ballo

Date le origini così lontane nel tempo di questi balli, era solo questione di tempo prima che qualche appassionato decidesse di rispolverare le antiche tradizioni e di riportarle in auge. Nonostante siano state per lungo tempo dimenticate ed in parte sostituite nella cultura contemporanea da numerose altre forme, infatti, le danze africane non smettono di affascinare: la loro energia e la vitalità che riescono a sprigionare non hanno nulla da invidiare ai balli che le hanno prese come modello.

L’Afro Jazz Dance emerge in Europa nel corso degli anni ‘70, quando le arti africane – la musica e il canto in particolare – iniziano a diffondersi anche al di fuori delle comunità nere. Nel giro di pochissimo tempo questo stile di ballo si evolve e si fonde letteralmente con le danze più moderne, dando luogo a quello che potremmo definire fusion: da una matrice genuinamente africana fatta di ritmi e impulsi tribali, dunque, grazie alla commistione con in balli europei nasce un ballo ancora più espressivo ed energico.

Una disciplina totalmente nuova che nasce sulla base di formule antichissime, e che vede come componenti fondamentali l’atmosfera e l’improvvisazione. Lo stato d’animo – che se volessimo definire con una sola parola diremmo mood – viene prima di ogni altra cosa nelle danze Afro Jazz e ne costituisce le basi fondanti: si tratta di un ballo nel quale ogni movimento assume significati diversi a seconda dell’ispirazione e dell’atteggiamento di chi lo esegue, trasformando la performance del ballerino in una sorta di rito spirituale.

In cosa consiste una lezione di Afro Jazz Dance?

Dai tempi della sua rinascita ad oggi, l’Afro Jazz Dance si è fatta sempre più strada nel cuore degli aspiranti ballerini; oggi, infatti, tutte le scuole di ballo più importanti l’hanno inserita nei loro calendari sotto forma di corsi e lezioni. Ma come si svolge una lezione di Afro Jazz Dance? La caratteristica più peculiare di questa disciplina – nonché la prima che tutti generalmente notano quando la osservano – è che si esegue solo ed esclusivamente a piedi nudi: un dettaglio che ci aiuta ad entrare più a contatto con la nostra natura più primigenia.

Per il resto, lo svolgimento è strutturato come una normalissima lezione di ballo: si inizia con un riscaldamento per preparare i muscoli e le articolazioni allo sforzo, si prosegue con una breve sessione di disamina tecnica e si conclude con lo studio dei passi e delle coreografie. Gli esercizi si svolgono in piedi e per terra allo scopo di rafforzare soprattutto il bacino e le spalle; infine, il ballo: qui ci si allenerà sulle sequenze, sui movimenti e sulle variazioni. Tutto comunque ruoterà attorno al controllo totale del proprio corpo e della propria energia.

L’Afro Jazz Dance, al contrario del Lindy Hop e dei balli swing, non si deve necessariamente ballare sulle note dei grandi classici. Tutt’altro: questa danza si fonda sul ritmo e sulla sua potenza primitiva, ed è per questo che quasi tutti i generi musicali sono adatti per passare subito all’azione! Per concentrarsi al meglio nei riscaldamenti e nel corso delle lezioni più tecniche si predilige la musica etnica o ambient; ma per le sessioni di ballo, si può spaziare senza soluzione di continuità dal blues al jazz, passando per il rock e la disco!