Come si suol dire, tutte le leggende hanno un inizio… e la leggenda del rock and roll non fa di certo eccezione! Ok, anche in questo caso è difficile individuare il punto esatto (la persona, la canzone o quant’altro) che ha fatto scatenare la scintilla del rock; tuttavia, possiamo affermare con certezza che il brano Crazy Man Crazy scritto da Bill Haley – e suonato con i suoi Comets – ha avuto un ruolo fondamentale nel processo.
Sì, perchè questo disco – stando agli storici della musica – rappresenta il primo disco rock and roll a essere mai entrato nelle classifiche americane, nell’ormai lontano 1953! Ebbene sì: prima ancora di Elvis Presley, Little Richard e Chuck Berry, il buon Bill Haley era riuscito a far breccia nel cuore dei più giovani e a far nascere la passione per quello che sarebbe diventato (ed è ancora oggi!) uno dei generi musicali più popolari.
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La gioventù e i primi anni di Bill Haley
Il “padre” del rock and roll, come in molti lo definiscono, nasce ad Highland Park (Michigan) il 6 luglio del 1925. Quando ha soli quattro anni, il piccolo William John Clifton Haley subisce un’operazione chirurgica all’orecchio che andrà a buon fine… ma finirà per compromettergli in modo permanente l’occhio sinistro; un dramma che il nostro riuscirà a trasformare in un punto di forza, adottando quel caratteristico ciuffo per distrarre l’attenzione dallo sguardo imperfetto: un vero e proprio inconfondibile marchio di fabbrica.
Pochi anni dopo, quando Bill ha solo sette anni, la sua famiglia è costretta a trasferirsi a Bethel, in Pennsylvania, a causa della Grande Depressione. Fortunatamente questo periodo nero della storia americana non colpì la famiglia Haley al punto di metterla in ginocchio, ed il bambino potè crescere con la passione per la musica tramandata dai genitori: il padre infatti suonava il banjo e il mandolino, mentre la madre era una pianista di formazione classica. Ma a Bill piaceva più di tutti gli altri uno strumento: la chitarra!
Quando suo padre gliene comprò una, non passò molto tempo prima che imparasse ad usarla. A 13 anni suonava agli eventi della squadra di baseball di Bethel, mentre a soli 15 anni decide di lasciare casa per vivere della propria musica: dopo un primo periodo davvero difficile, il giovane inizia a farsi conoscere nel settore e a lavorare nei club come musicista e disc jockey. In seguito, per ben sei anni, lavorò come direttore artistico di una piccola stazione radiofonica a Chester, in Pennsylvania.
Il successo di Bill Haley & His Comets
Nei suoi anni in radio Bill Haley non ha mai smesso di suonare e di coltivare la sua passione. Con la sua band, infatti, registra nel 1953 proprio quel singolo che abbiamo citato in apertura e che diventerà il primo disco rock ad entrare nelle classifiche americane: Crazy Man, Crazy è un successo immediato e raggiunge il 15esimo posto su Billboard, creando un importante precedente. E non è certo un caso se i “Bill Haley & His Comets” riescono subito a bissare il successo con Rock Around the Clock, nel 1954!
Dopo anni di lavoro e sacrificio, finalmente il talento di Bill Haley – con il supporto di una band davvero in gamba, composta da musicisti di primissimo livello – viene riconosciuto in tutto il mondo. Shake, Rattle and Roll è una cover del classico pezzo blues di Big Joe Turner e riesce ad entrare addirittura nelle classifiche britanniche, superando il tetto del milione di copie vendute. La sua musica era ai tempi qualcosa di ancora poco riconosciuto, ed è per questo che Bill Haley è unanimemente considerato tra i pionieri del rock.
Nel 1957 Bill Haley ha appena trentadue anni, continua a sfornare successi (See You Later Alligator, Rocket 88, Skinny Minnie) e diventa uno fra i primi artisti americani ad esibirsi in Europa. I suoi Comets saranno la prima band rock a suonare alla tv, ospiti del celebre The Ed Sullivan Show. Per tutto il corso degli anni ‘50, Bill Haley rimane così uno dei principali fautori dell’esplosione del fenomeno rock and roll… ma tutto questo successo, come spesso accade, porta con sé un grande peso ed un terribile prezzo da pagare.
Gli ultimi anni di Bill Haley e le sue migliori canzoni
Già, chi conosce la storia del rock sa bene che è difficile reggere il peso del successo: anche Bill Haley si trova costretto ad affrontare i suoi demoni. La sua fama negli anni ‘60 ebbe un lieve calo ma nel corso del decennio successivo Haley ebbe modo di tornare in tour e di esibirsi addirittura di fronte alla Regina Elisabetta; tuttavia, nel corso di questi ultimi anni della sua carriera è stato vittima di una dipendenza dall’alcol che lo ha portato più volte sull’orlo del baratro…
Nel 1980 è lo spettro di una malattia a costringerlo nuovamente a fare i conti con i suoi demoni, ma purtroppo il destino è stato cinico con Bill Haley: viene trovato morto a soli 55 anni, presumibilmente per cause naturali. Un piccolo funerale al quale hanno partecipato solo un pugno di cari amici è tutto quello che ci ha lasciato come ultimo ricordo: tuttavia, rimangono nei nostri cuori il suo immenso carisma, il suo innato talento musicale e una serie di canzoni memorabili che ancora oggi ci fanno scatenare.
Rock Around the Clock rimane la nostra preferita e non a caso rimane nella storia per essere il singolo rock più venduto della storia: un successo tale da trasformarsi addirittura in un film, uscito nel 1956 e con protagonista lo stesso Haley. Ma oltre ai pezzi già citati, ci teniamo a ricordare altri capolavori come Razzle Dazzle, Rudy’s Rock, Rock the Joint e Rip it Up: delle composizioni che nel corso degli anni hanno ispirato band come i Beatles, i Beach Boys e addirittura i Sex Pistols. Lunga vita a Bill Haley!