Ogni forma d’arte ha i suoi massimi protagonisti, coloro che grazie alla loro capacità e al loro talento sono riusciti a lasciare un segno indelebile nel proprio campo; quando si parla di storia del ballo swing, di Lindy Hop e di tutto quello che rientra in questo vasto universo che tanto amiamo, allora a spiccare su ogni altro è la figura di Frankie Manning: nessuno più di lui ha contribuito alla diffusione di questa cultura, lavorando come ballerino e coreografo per oltre settant’anni; un genio del ballo e al contempo un innovatore che ha portato la sua arte ovunque nel mondo. Oggi, tra le pagine di questo magazine, cercheremo di rendergli onore raccontandovi la sua storia!
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L’infanzia di Frankie Manning e i suoi primi passi nel mondo del ballo
Frankie Manning nasce a Jacksonville, in Florida, il 26 maggio del 1914; all’età di soli tre anni, però, i suoi genitori divorziano ed il piccolo Frankie è costretto a trasferirsi con la madre – di professione ballerina – a New York: il quartiere nel quale si stabiliscono è proprio quello di Harlem, che in seguito diventerà famoso per essere la culla della cultura swing. La professione della madre è stata sicuramente un’influenza per Frankie, ma l’interesse nel campo del ballo è sbocciato prepotentemente durante le vacanze, quando viaggiava nella Carolina del Sud per trascorrere l’estate con i parenti. Solo qualche anno dopo, sempre a New York, iniziò ad assistere come spettatore alla Renaissance Ballroom, quando accompagnava la madre a lavoro; rimase stupito nel vederla danzare degli stili così classici come il foxtrot ed il valzer, tanto da iniziare ad ascoltare tantissima musica e a sviluppare uno stile di ballo tutto suo, utilizzando una scopa come compagna! Negli anni ‘30, Frankie Manning era solo un adolescente ma iniziava già a frequentare il Savoy Ballroom, la culla dello swing: non ci volle molto tempo prima che riuscisse a ritagliarsi uno spazio nella elite del prestigioso “Kat’s Corner”. Si trattava di un piccolo angolo della sala da ballo in cui i ballerini improvvisavano delle scatenate competizioni all’ultimo passo; nel 1935, Frankie e la sua partner Frieda Washington si esibiscono nella prima acrobazia aerea della storia del ballo swing nel corso di una gara contro George “Shorty” Snowden e la sua compagna: un back to back roll perfettamente eseguito, sulle note di Down South Camp Meeting di Chick Webb!
L’arrivo della fama e l’ingresso nei Whitey’s Lindy Hoppers
Per eseguire queste acrobazie per all’epoca inedite e pertanto incredibile, Frankie Manning dovette sviluppare in totale spontaneità uno stile personale e unico nel suo genere, inventando un gran numero di passi e introducendo per l’appunto questi complessi giochi di gambe e quelle evoluzioni che in seguito sarebbero diventate la norma nel campo del Lindy Hop. Nasceva così, grazie alla sua geniale inventiva, il Lindy Hop acrobatico. L’anno successivo Frankie diventa membro dei Whiteys Lindy Hoppers, un celebre gruppo di performer nel quale militavano solo i migliori ballerini swing; i Whiteys devono il nome al loro creatore Herbert White, detto per l’appunto “Whitey”, e si formarono verso la fine degli anni ‘20 proprio nella Savoy Ballroom di Harlem. Il gruppo fu attivo fino al 1942, ed in questi anni le qualità di Frankie Manning lo aiutarono a diventare il capo coreografo del gruppo ed in seguito vero e proprio braccio destro dello stesso Herbert White; nel 1941, i Whitey’s Lindy Hoppers furono grandi protagonisti nelle scene di ballo di diversi film, tra i quali spicca Helzapopping: qui misero in scena sul grande schermo tutte le più incredibili evoluzioni del loro repertorio, tanto che tutt’oggi la sequenza che li vede all’opera è considerata la migliore della storia per quanto riguarda lo swing ed il Lindy Hop. In seguito alle riprese il gruppo decollò alla volta di Rio De Janeiro nel quale rimase bloccato per oltre dieci mesi a causa della guerra e dell’attacco dei giapponesi a Pearl Harbour: fu per questo che le finanze della compagine iniziarono a vacillare, finché la chiamata alle armi non mise definitivamente la parola “fine” a quella magnifica esperienza.
Il dopoguerra ed il lento declino dello swing prima della rinascita
Dopo aver prestato servizio nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Frankie Manning fonda i Congaroo Dancers per tornare sulle scene con un gruppo di ballerini tutto suo; purtroppo, però, la popolarità del Lindy Hop era in pieno declino e nel corso degli anni ‘50 si ritirò a vita privata, trovandosi un posto di lavoro all’interno di un ufficio postale. Nei trent’anni che seguirono, Frankie si concentrò solo sul suo lavoro e sulla propria famiglia; solo nel 1983 un piccolo club chiamato Small’s Paradise cercò di riportare l’interesse del pubblico nei confronti dello swing ai fasti di un tempo: è stata Norma Miller, anch’essa celebre ballerina dei tempi, che riuscì a convincere Frankie a tornare (letteralmente!) sui suoi passi. Fu così che in seguito alla chiusura dello Small’s Paradise, il più grande ballerino swing di sempre tornò regolarmente a calcare i palchi del Cat Club, un altra sala da ballo che aveva appena aperto in città: insegnò il Lindy Hop fino alla fine dei suoi giorni, quando nel 2009 una polmonite lo portò a concludere il suo percorso in questo mondo. Aveva 94 anni. Nel corso della sua carriera di ballerino, sono state tantissime le innovazioni che ha portato: è stato il primo a introdurre il sincrono, ad esempio, oltre ad aver di fatto ideato gran parte delle acrobazie del Lindy Hop come lo conosciamo oggi. Una figura carismatica e naturale, che ha vissuto per la danza e che si è costruito negli anni un repertorio al limite dello sbalorditivo, diventando tutt’uno con la musica. Senza considerare quel suo innato senso dell’umorismo e quella incredibile personalità, la disponibilità e la gentilezza che lo hanno reso un vero e proprio ambasciatore dello swing nel mondo. Chiunque ami il Lindy Hop, non può che portare con sé nel cuore la figura di Frankie Manning!