Come Pulire Conservare Dischi Vinile Segreti

Come pulire e conservare i dischi in vinile: tutti i segreti

Non esiste amante della musica che riesca a resistere al fascino del vinile: una regola che vale ancor di più per gli appassionati di musica vintage come noi (come per esempio lo swing, di cui ci nutriamo avidamente!). Ma nonostante questo formato sia uno dei migliori in assoluto per godersi appieno ogni sfumatura dei nostri album preferiti, ci sono delle accortezze da tenere in considerazione affinché non si usurino nel tempo e con gli ascolti: il vinile infatti ha una certa naturale propensione ad attrarre la polvere e lo sporco in generale, e questo comporta una serie di manutenzioni che ogni collezionista dovrà eseguire ogni qual volta se ne presentasse il bisogno. Per non parlare dei dischi usati che può capitare, a volte, di trovare in qualche sperduto mercatino delle pulci e che magari sono mai stati puliti! In questo articolo andremo a scoprire assieme come agire in casi come questi.

Preservare dischi in vinile: buste e custodie

Il primo passo per mantenere i propri dischi in vinile nelle migliori condizioni è lo sviluppo di una precisa metodologia di archiviazione. Ovvero: come tengo i miei dischi quando non stanno girando sul mio piatto? La risposta potrebbe sembrare semplice, ma in realtà anche in questo caso è fondamentale fare attenzione a molti fattori spesso sottovalutati. Non molti ad esempio sono a conoscenza del fatto che i dischi in vinile andrebbero sempre mantenuti in posizione verticale, possibilmente lontano da fonti di calore o da eccessivi sbalzi d’umidità. In secondo luogo, va sempre tenuto in mente che il primo nemico dei nostri dischi – e di ogni audiofilo che si rispetti – è la polvere: non solo per un fattore estetico né tantomeno per il suono che la puntina restituisce scorrendo su dei solchi polverosi, ma anche per i graffi che potrebbero derivare dall’attrito tra la superficie del disco e i granelli di polvere. Pertanto, oltre ad avere l’accortezza di mantenere sempre i nostri vinili all’interno delle rispettive copertine, è buona norma archiviare il tutto all’interno delle apposite buste in polietilene (che si possono trovare in quasi ogni negozio che venda dischi), meglio ancora se munite di strip autoadesive in corrispondenza dell’apertura: così facendo preserveremo non solo le copertine stesse dei nostri album – che spesso tendono a sgualcirsi e a rovinarsi, soprattutto sugli angoli e sui bordi esterni – ma anche i dischi all’interno, che non potranno in alcun modo essere raggiunti dalla polvere.

Come maneggiare un disco in vinile per preservarne le condizioni

Maneggiare i nostri dischi nella maniera corretta è il modo migliore per evitare di sporcarli, rischiando conseguentemente di rovinarli. La prima regola nel momento in cui si sfila un bel disco dalla propria busta, quindi, è quella di cercare di toccarne il meno possibile le superfici che presentano i solchi: l’ideale è utilizzare entrambe le mani e reggerlo sui margini esterni, o al massimo sfruttando l’etichetta al centro. In secondo luogo, sarebbe buona norma – prima e dopo l’ascolto – utilizzare un’apposita spazzola antistatica in fibra di carbonio per eliminare ogni singolo granello di polvere dalle zone del disco che presentano delle informazioni. Se il giradischi che viene utilizzato per l’ascolto ha un coperchio, inoltre, è opportuno chiuderlo affinché nulla si depositi sul piatto. Sottolineate queste piccole semplici regole, va comunque detto che ogni disco in vinile – specialmente quelli più rari e gli album a cui teniamo di più – necessita di una veloce pulizia di tanto in tanto; non c’è un vero e proprio calendario da seguire se non quello del buon senso. Le opzioni per la pulizia di un disco in vinile sono molteplici e non servono solo alla conservazione dell’album stesso ma anche a preservare il funzionamento della puntina del giradischi, che potrebbe rovinarsi con un eccessiva lettura di dischi sporchi. Andiamo quindi a illustrare le opzioni secondo noi più valide per la pulizia di un vinile.

Come si può pulire un vinile senza il rischio di comprometterne il suono

Abbiamo già citato la spazzola antistatica in fibra di carbonio, probabilmente il modo più rapido e sicuro per pulire (anche se non troppo approfonditamente) un disco in vinile. Un’alternativa più economica, anche se meno sicura, è quella di usare un semplice panno antistatico simile a quelli che si utilizzano per la pulizia degli occhiali: non salverà i nostri dischi per l’eternità ma riuscirà almeno ad evitare che una quantità eccessiva di polvere si depositi nei solchi. Lo step successivo a queste due soluzioni, sensibilmente più dispendioso ma decisamente più efficace, è quello di utilizzare un apposito rullo per la pulizia del vinile: si tratta di un cilindro in gomma adesiva assai morbida dotato di maniglia; facendolo scorrere sulla superficie del disco, in maniera molto simile a quanto accade con un rullo antipelucchi per gli abiti, la polvere rimane attaccata al cilindro (che in seguito si può lavare con un po’ di acqua e sapone per un successivo riutilizzo). Con questi metodi piuttosto semplici è possibile preservare un disco e far sì che suoni ogni volta come nuovo. Nei casi più disperati, invece – ad esempio un album di seconda mano visibilmente sporco e macchiato – sarà necessario effettuare un vero e proprio lavaggio con i prodotti appositi: ciò può risultare rischioso, in quanto i liquidi utilizzati potrebbero contenere delle sostanze dannose che, depositandosi sul fondo dei solchi, potrebbero rovinare permanentemente il nostro vinile. Pertanto la cosa migliore da fare è investire su un prodotto di fascia alta che contenga sostanze semplici, come l’acqua demineralizzata o solventi come l’alcol. In ogni caso il miglior consiglio in casi del genere è quello di portare il vostro disco in un negozio specializzato in questo genere di lavorazioni oppure che possieda una macchina apposita, della quale parleremo nelle righe a venire.

Le macchine per la pulizia dei vinili

Per i casi più delicati e di precisione, molti negozi specializzati utilizzano delle apposite macchine per ripulire a fondo i dischi in vinile senza rischiare di danneggiarli: si tratta di lavadischi professionali molto costosi, spesso con tecnologie particolarmente evolute come l’asciugatura con aspirazione guidata dei solchi oppure i dispositivi di pulizia ad ultrasuoni, piuttosto controversi per via dell’utilizzo di acqua surriscaldata e di una forte pressione che in molti temono possa essere deleteria. Tuttavia, esistono macchinari anche molto più semplici ed accessibili all’uso domestico, come ad esempio i kit el tipo “spin-clean record”: questo genere di soluzione per la pulizia dei nostri dischi si può trovare in commercio a prezzo relativamente contenuto e consiste in un supporto – una sorta di vasca – da riempire con un liquido antistatico che provvederà a sciogliere grasso ed impurità; una volta inserito il vinile nella fessura posta in cima a questa vasca, sarà sufficiente farlo ruotare con la manovella posta all’esterno affinché le spazzole interne – contrapposte e realizzate generalmente in pelo di capra – provvedano a pulirne la superficie alla perfezione. Al termine di questa operazione, il disco va risciacquato con l’acqua distillata e messo ad asciugare in una rastrelliera fornita assieme alla macchina. Che altro dire, a questo punto?
Buona collezione, ma soprattutto buon ascolto!