Abbiamo già parlato su queste pagine degli stili e delle tendenze che hanno caratterizzato gli anni ‘50. Ma non ci siamo soffermati su un argomento particolarmente vasto e delicato, che rientra di diritto non solo nel novero della cultura vintage ma anche e soprattutto nel campo della cultura popolare: ci riferiamo al mondo dei blue jeans, la cui storia inizia proprio in Italia e che innumerevoli icone hanno contribuito a rendere parte indelebile dell’immaginario collettivo nel corso del Novecento. In questo articolo parleremo quindi di questo particolare tessuto, di come è nato, quali modelli ne hanno fatto la storia ma soprattutto di come scegliere il perfetto jeans in stile vintage. Buona lettura!
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Come sono nati i blue jeans e il tessuto Denim: la storia
Prima di andare scoprire come quali modelli comprare quando si sceglie un jeans vintage e quanto costano, è sempre buona norma informarsi sulla storia di questo particolare tessuto, per sapere come è nato e da dove trae il suo nome. Pare che il fustagno di cotone e lino dal colore tipicamente blu, che oggi conosciamo così bene, abbia mosso i suoi primi passi nel XV secolo in Francia e per la precisione nella piccola cittadina di Nimes: il nome “Denim” deriva infatti proprio da questa località (De Nim); ma come già detto, è stato in Italia che il jeans ha preso definitivamente piede e popolarità. Furono i marinai della città portuale di Genova a portare alla ribalta questo tessuto, che veniva da loro utilizzato come indumento di lavoro. Il nome stesso “blue jeans” arriva infatti proprio dalla città ligure, direttamente dal francese “blue de Genes” (blu di Genova per l’appunto). La storia prese una piega inaspettata nella seconda metà del 1800, quando un emigrante tedesco di nome Levi Strauss viaggiò dalla sua Germania fino a New York, per poi approdare in California: qui, a San Francisco, aprì un negozio di abbigliamento rivolto principalmente a tutti coloro che arrivavano negli Stati Uniti per partecipare alla corsa all’oro.
Ancora vestiti per lavorare, quindi, per la precisione sotto forma di salopette; quando iniziò ad utilizzare la tela De Nim, non ci volle molto affinché questo particolare tessuto iniziasse a diventare popolare anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Il resto è storia nota; si pensi che il primo grande personaggio italiano a indossare un paio di jeans fu addirittura Garibaldi, in occasione dello sbarco a Marsala: i suoi pantaloni sono tutt’oggi esposti nel museo del Risorgimento!
Da Marilyn Monroe a James Dean, le icone vintage in blue jeans
Quello che veniva utilizzato come indumento da minatori, cercatori d’oro e addirittura cow boys fino al secolo precedente, nel dopoguerra si ritaglia con forza uno spazio nella cultura popolare contemporanea: il jeans diventa così un capo cult, che i belli (e dannati) del cinema indossavano su schermo influenzando generazioni di giovani. Le tre stelle più celebri che maggiormente hanno contribuito a rendere il denim un tessuto di tendenza furono senza dubbio la fidanzatina d’America Doris Day, il ribelle senza causa James Dean e l’eterna Marilyn Monroe. Ognuno di loro aveva un diverso capo di riferimento: la prima li indossava in quasi tutte le sue apparizioni su grande schermo, rendendoli la prima vera alternativa ufficiale alle gonna a ruota che tanto in voga andavano ai tempi; James Dean invece li ha sfoggiati nel capolavoro “Gioventù Bruciata” del 1955, facendoli diventare presto sinonimo di ribellione e controtendenza. Marilyn Monroe, dal canto suo, ha reso celebre il jeans a vita alta indossandolo con una cintura in vita e abbinandolo ad un top di pizzo (per la precisione in “La Magnifica Preda” del 1954). Grazie alla spinta di queste icone immortali il jeans è presto diventato l’indumento perfetto per un’intera generazione di giovani, una moda che perdura tutt’oggi e la cui portata non sembra voler diminuire. E in Italia nel frattempo cosa succedeva? Anche nel Belpaese i jeans erano diventati una moda grazie alle stelle di Hollywood, ma per lungo tempo riuscire a trovarne un paio era impresa ardua: non venivano infatti venduti nelle canoniche botteghe o nei negozi d’abbigliamento, ma era necessario andarseli a scovare in qualche mercatino americano oppure negli esercizi dedicati all’abbigliamento da lavoro. Chi ne aveva un paio, inoltre, doveva stare bene attento: indossarli a scuola o per andare in chiesa era considerato ben poco educato. Per la prima fabbrica di jeans in Europa fu necessario aspettare i primi anni ’60, con la Blue Bell (oggi Wrangler) ed il suo stabilimento in Belgio.
Jeans, quali tessuti e quali modelli scegliere in stile vintage
Il tipico denim di colore blu che tutti conosciamo come “blue jeans” non è certo l’unica tipologia, anzi, tutt’altro: ne esistono innumerevoli categorie, in base alla composizione e al paese d’origine. Il “black-black”, per esempio, viene prodotto in Giappone seguendo antiche tradizioni e viene immerso in una tintura che gli conferisce il caratteristico colore che gli dà il nome; il “bull-denim”, invece, è composto da cotone pesante ed è particolarmente morbido nonostante la sua incredibile resistenza. In tempi più recenti sono nati anche il cosiddetto “eco-denim”, realizzato con cotone ecologico e colorato con tinture naturali nel massimo rispetto dell’ambiente; oppure anche il “polycore-denim”, che combina nelle sue trame fibre di cotone e poliestere. Ad ogni modo, il classico denim o blue jeans è l’unica scelta per chiunque volesse utilizzarne la portata iconica ed implementare la propria immagine vintage: un buon esempio sono le giacche in jeans da uomo della Levi’s, che nel pieno degli anni ‘50 con i suoi modelli (la Trucker Jacket Type 2 soprattutto) hanno ridefinito uno stile; allo stesso modo ha fatto storia il pantalone modello 501. Fortunatamente, la Levi’s con la sua linea Vintage Clothing ha ben pensato di dare a tutti la possibilità di vestire denim come negli anni ‘50, reimmettendo sul mercato dei capi che ricalcano nei minimi dettagli i modelli sopracitati: perfetti, quindi per un outfit vintage di grande impatto! Anche le donne possono tornare indietro nel tempo acquistando un jeans Capri; molto popolari nel dopoguerra, questi pantaloni che arrivano ai polpacci sono l’ideale per il periodo estivo e rendono davvero bene l’idea di un tempo lontano.
Se state cercando un pantalone vintage per ballare swing o Lindy hop, abbiamo parlato dell’outfit perfetto per le donne in questo articolo, mentre del look degli uomini abbiamo scritto qui.