Non sono molto lontani quei tempi nei quali uscire con un cappello o con un elegante copricapo era quasi una norma per ogni donna e per ogni uomo; anzi, presentarsi al pubblico senza indossare nulla in testa veniva quasi considerato simbolo di maleducazione. Questa abitudine si è purtroppo dimenticata nel corso degli ultimi trenta o quarant’anni, lasciando alle cappelliere il triste ruolo di meri oggetti d’arredo; noi di Millelire, però, siamo ancora molto legati a questa usanza e adoriamo indossare i cappelli… soprattutto quelli vintage, ovviamente. Per fare un po’ di chiarezza su quali siano i modelli più rappresentativi ed eleganti del passato, continuate a leggere questo articolo!
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La storia del cappello, dagli antichi Romani ad oggi
Il cappello è un indumento che si può distinguere da molte caratteristiche distinte, mutuate dalle sue varie evoluzioni nel corso della storia; questo perchè si tratta di un capo che ha radici molto lontane: si pensi che il termine stesso deriva dalla parola latina cappellus, ovvero un diminutivo di quella “cappa” che si usava solitamente per coprirsi la testa. Ma le sue origini vanno ricercate ancora più indietro nel tempo, fino a raggiungere addirittura la preistoria: i nostri antenati usavano infatti delle pellicce per proteggersi dalle intemperie, non solo per il corpo ma anche per la testa! Con l’evoluzione dell’uomo e lo sviluppo della civiltà, questa abitudine non è mai passata di moda, anzi: se in principio era uno strumento di protezione, in seguito i copricapi divennero accessori fondamentali per sottolineare il proprio ruolo nella società.
Si pensi ad esempio ai pregiati copricapi che fungevano da corona agli antichi faraoni, oppure ai cappelli dalla forma conica che i greci indossavano trattenendoli con dei lacci sotto al mento. La storia del cappello passa ovviamente anche nella nostra penisola e attraverso la grandezza dell’Impero Romano: in questo caso, non erano gli uomini ad utilizzare i copricapi (in quanto per farlo utilizzavano un lembo della toga) bensì le donne, che usavano indossare un nastro di colore rosso oppure un cosiddetto tutulus (una fascia di tessuto sistemata a forma di cono sulla fronte). Insomma, prima di diventare il simbolo di eleganza che tutti noi conosciamo, il cappello ne ha passate di ogni colore!
I cappelli vintage più celebri e rappresentativi per l’uomo
Dopo questa doverosa premessa storica, arriviamo quindi ai giorni nostri e per la precisione agli inizi del secolo scorso. A partire dagli anni ‘20, infatti, inizia a farsi strada nell’abbigliamento maschile il Fedora: questo cappello era un accessorio di gran voga fino agli anni ‘50, dapprima sulle teste dei gangster americani negli anni del proibizionismo (al cui stile questo capo è tutt’oggi indissolubilmente legato) ed infine indosso a uomini di altissima caratura come ad esempio il presidente John Fitzgerald Kennedy. Questo cappello – conosciuto anche come snap brim – è caratterizzato dalla sua tesa larga e morbida, che può essere rivolta leggermente verso l’alto, e dalla fascia più scura che generalmente lo circonda; la sua versatilità lo rende adatto ad ogni forma del viso, e ne esistono anche dei modelli schiacciabili in feltro davvero comodi! Senz’altro la prima scelta per un cappello da uomo, per avere un look decisamente vintage senza mai sembrare fuori luogo.
Sempre dagli Stati Uniti arriva il Panama, il celebre cappello realizzato con le fibre di palma intreggiate, un modello piuttosto rigido e dalla falda corta, distinguibile dal nastro situato fra la base e la corona; un copricapo pratico e casual, l’ideale per le stagioni più calde. Ma noi di Millelire abbiamo un debole per i capi vintage rigorosamente italiani, per cui non possiamo esimerci dal citare la Coppola: questo particolare cappello maschile era molto popolare nei primi anni del XX secolo soprattutto nel meridione, ed era una sorta di simbolo per i membri della classe lavoratrice; vi sarà spesso capitato di vedere vecchie fotografie che vedono magari protagonisti i nostri nonni (o i nonni dei nostri nonni, se siete davvero giovani!) indossare una coppola, il cui utilizzo non era limitato al Belpaese ma si espandeva fino al Regno Unito, in Inghilterra e in Scozia. Un cappello davvero poco formale, perfetto per un look vintage, che si può trovare in lana, tweed o cotone.
I cappelli vintage più eleganti e raffinati per la donna
Soprattutto nel corso della prima metà del Novecento, il cappello era un elemento fondamentale nell’outfit di ogni donna; di tutti i modelli che si potevano scegliere all’epoca, ce ne sono alcuni che sono rimasti nella storia e che tutt’oggi si possono considerare dei veri e propri “cult”, la ciliegina sulla torta di un outfit vintage con i fiocchi. Un esempio? Sicuramente conoscerete la cloche, il tipico cappello che ogni donna portava negli anni ‘20, disegnato dalla stilista francese Caroline Reboux e che fin dall’immediato ottenne un clamoroso successo planetario: la sua linea semplice andava perfettamente a nozze con i capelli a caschetto corti che tanto andavano di moda all’epoca, ma soprattutto si poteva impreziosire con paillettes e gioielli vari.
Nel decennio successivo le donne hanno abbandonato la sobrietà della cloche, preferendogli dei cappelli a falda larga spesso eccessivi se non addirittura decorati con piume o fiori; spesso da questi copricapo scendeva un’elegante veletta in pizzo che copriva delicatamente il volto. Gli anni ‘40 furono invece gli anni del grande conflitto mondiale, e fu proprio il berretto militare ad ispirare la cosiddetta bustina: questo cappello era molto simile al Fedora maschile, ma con la tesa molto più ristretta; si dovette aspettare la fine della guerra per veder riapparire sul capo delle donne i cappelli più stravaganti e vistosi. Non a caso negli anni ‘50 e ‘60 ci fu un vero e proprio dilagare di copricapo colorati e dalle forme più inconsuete; il più famoso e rappresentativo di questo ventennio è probabilmente il Pillbox, un cappello a forma di scatola rotonda e privo di falda, che Jacqueline Kennedy amava indossare nelle sue uscite pubbliche. Se desiderate uno di questi cappelli, il nostro consiglio è solo uno: frequentate i mercatini dell’usato e del vintage… con un po’ di fortuna, troverete quello che cercate!