Come scegliere la perfetta scarpa da uomo per ballare lo swing

Lo swing è un ballo divertente, frenetico ed energico. Proprio per queste sue caratteristiche e per i veloci movimenti che richiede, l’abbigliamento del perfetto ballerino non può mai essere lasciato al caso: gli abiti leggeri e non eccessivamente stretti (rigorosamente in stile vintage, ovviamente) possono incidere non poco sul risultato finale, mentre delle scelte errate lo possono compromettere seriamente. Ma l’aspetto più importante per quanto riguarda il vestiario di un ballerino di swing sono senza alcun dubbio le calzature e le loro caratteristiche (soprattutto la superficie della suola, il suo rivestimento ed il livello di scivolosità): con un paio di scarpe inadatte, infatti, riuscire ad esibirsi ottimamente diventa difficilissimo quando non addirittura impossibile. In questo articolo andremo ad approfondire l’argomento, cercando di fare chiarezza sulle varie tipologie di scarpa per il ballo swing, concentrandoci sulle calzature da uomo: come sceglierle? Quali devono essere le caratteristiche?

La storia del ballo swing e l’importanza dello stile

Lo swing nasce negli anni ‘20 e si è definito come genere vero e proprio intorno alla metà degli anni ‘30, negli Stati Uniti d’America; il suo nome deriva dal ritmo dondolante (“swing” in inglese, per l’appunto) e i due contesti nel quale si è sviluppato sono stati, principalmente, le città di New York e Kansas City. Anche l’Italia ha avuto i suoi artisti swing, nati per competere con l’allora dilagante moda statunitense: tra i maggiori esponenti, ad esempio, spiccavano Alberto Rabagliati e l’indimenticabile Trio Lescano, composto dalle omonime sorelle; ma anche veri e propri pionieri del genere come Natalino Otto o Ernesto Bonino rientrano in questa tradizione. Come si diceva, la tipologia e le modalità di questo ballo richiedono uno stile di abbigliamento ben preciso e le scarpe ne sono la componente più critica; i principianti potrebbero iniziare con un paio di semplici e comuni scarpe da abito, eleganti e dotate di suola in cuoio: per un primo approccio possono funzionare abbastanza dignitosamente. Ma nel momento in cui vorrete evolvere il vostro stile di ballo, sarà obbligatorio munirsi di calzature appositamente realizzate per contenere il vostro piede in maniera confortevole e risultare sempre adeguatamente flessibili: una delle opzioni migliori è ad esempio una scarpa modello Oxford, ovvero con la caratteristica allacciatura chiusa (gli occhielli sono infatti attaccati sotto alla tomaia, al contrario delle scarpe modello Derbys o Bluchers); ma il ventaglio di scelta è davvero ampio…

Come dovrebbe essere la migliore scarpa da swing?

Ci sono diverse regole da seguire per avere una scarpa da uomo perfettamente idonea allo swing ed ognuno avrà le sue particolari esigenze in merito. Provando a ridurre all’essenziale la questione, ci sentiamo di selezionare solo quattro punti fondamentali: innanzitutto deve essere in grado di supportare senza sforzo eccessivo il peso del corpo, per cui la suola dovrebbe essere piatta e non presentari tacchi o dislivelli di sorta. In secondo luogo è importante che abbia un certo grado di scivolosità su un pavimento di legno: ciò viene generalmente dettato dal rivestimento della suola (che può essere in cuoio, in gomma o in bufalina, come vedremo in seguito). Terza regola aurea, la necessità di avere una sezione superiore che assicuri fermamente la scarpa al piede, come succede – ad esempio – nel caso delle sopracitate scarpe modello Oxford. Come ultimo fondamentale precetto vi è la soggettiva sensazione di comfort e comodità, che non si può certo calcolare scientificamente e pertanto vara di soggetto in soggetto. Tre di questi dettami si spiegano da sé e non necessitano di ulteriori approfondimenti. Sulla seconda legge delle scarpe da swing e sulle diverse tipologie di suola, però, è necessario – come si diceva – aprire un importante capitolo a sé stante...

La scarpa da swing e le varie tipologie di suola

Sui materiali che vanno a comporre la suola di una scarpa perfetta per ballare lo swing esistono più correnti di pensiero; il grado di scivolosità, in sostanza, va scelto in base alla preferenza personale ma è comunque necessario fare un veloce riassunto delle proprietà dei singoli elementi. Le suole di gomma sono ad esempio quelle che assicurano la maggior tenuta; osservando i vecchi filmati di competizioni di ballo swing potrete infatti vedere un sacco di ballerini che indossano ai loro piedi delle semplici scarpe da tennis – o sneaker, se vogliamo usare un termine più internazionale – e non sembrano risentirne troppo… ma non aspettatevi di riuscire a dare il meglio, in quanto si tratta di una scelta mirata più al risparmio che alla qualità. Lo stesso discorso si può fare per le scarpe con la suola in feltro, che al contrario offrono un alto gradi di scivolosità; ma si tratta di scelte valide solo per coloro i quali non apprezzano la prima scelta in assoluto, ovvero le scarpe con la suola in cuoio. Queste sono senza dubbio alcuno le migliori per lo swing, anche se riuscire a dominarne l’attrito è un’impresa dedicata solo ai più ballerini più navigati (non a caso si tratta del materiale preferito anche per gli esperti e i professionisti di questo ballo). Lo stesso discorso si può estendere alle suole in velluto, che – oltre a richiedere un maggiore esborso economico – sono esteticamente più gradevoli e necessitano di una perenne manutenzione per non perdere le loro proprietà. Quale che sia la vostra scelta, comunque, sarà fondamentale tenere presente che si tratta di scarpe ad utilizzo esclusivo per interni ed è davvero sconsigliato lasciare che si bagnino per qualsiasi ragione.

Tipologie alternative o economiche di scarpa per lo swing

Se proprio non c’è modo di riuscire ad entrare in possesso delle scarpe da swing perfette, la già citata soluzione delle sneaker o delle scarpe da tennis può essere valida ma c’è chi si arrangia altrimenti, ad esempio ricoprendo le suole delle proprie scarpe – quali che essere siano – con del nastro adesivo: ci sono diversi tutorial su internet di improvvisati ballerini che noi chiaramente vi sconsigliamo di seguire; oltre ad essere una pratica esteticamente sgradevole è anche parecchio pericoloso per la propria incolumità. Chi arriva dalla danza jazz, però, si può adoperare con le apposite scarpe che – quelle sì – possono essere un’accettabile alternativa quantomeno per i ballerini alle prime armi; in ogni caso il più prezioso dei consigli è quello di investire quanto più possibile su un paio di scarpe da swing se davvero questa è la strada che sentite di voler seguire: trovare il giusto compromesso tra la comodità e lo stile è fondamentale, così come riuscire a capire quale tipo di suola fa più al caso nostro e meglio si adatta alla nostra tecnica di ballo. Per tutto il resto, possiamo solo augurarvi buon divertimento!