Ballare swing significa molte cose diverse per ognuno di noi: è soprattutto una questione di emozioni e divertimento, ma anche di libertà ed espressione di sé. Proprio per questo, essere dei veri Lindy Hoppers comprende anche la ricerca di uno stile, possibilmente vintage ed in linea con l’epoca in cui i nostri balli preferiti hanno iniziato a farsi spazio nella cultura popolare; il ballo e la moda, dopotutto, sono sempre andati di pari passo nella storia contemporanea e proprio per questo ogni momento è buono, per chi ha la nostra stessa passione, per far sfoggio di uno stile unico e inconfondibile! Andiamo quindi a vedere quali sono le linee guida per vestire da provetto Lindy Hopper, perché lo stile dei ballerini maschi è importante quanto quello delle ragazze!
Linee guida per un vestiario da vero ballerino di Lindy Hop
Fin dal momento in cui l’interesse per il ballo e per la musica jazz e swing è tornato alla ribalta, nella prima metà degli anni ‘80, la moda in questo settore è cambiata più volte; inizialmente, questo movimento di revival swing non esigeva altro che un paio di pantaloncini ed una qualsiasi camicia. Con l’avvento degli anni ‘90 e il consolidarsi di quella che non era più solo una moda, ma una vera e propria cultura rientrata in voga per rimanerci stabilmente, i Lindy Hoppers hanno iniziato a curare maggiormente il loro stile, prendendosi dannatamente sul serio! Partendo dai look più casual fino ad arrivare ai completi, l’armadio del buon ballerino di swing è ora più che mai ricco di opzioni. Prima di tutto, comunque, la comodità: una camicia possibilmente chiara e magari con qualche bottone aperto sul collo per favorire il respiro rimane sempre la scelta migliore. E considerata la fatica, con conseguente sudorazione, quando sappiamo che nel corso della serata ci ritroveremo a ballare è sempre buona norma indossare una t-shirt al di sotto così da limitare l’evidenza di una eventuale sudata: certo vi farà soffrire un po’ di calore, ma almeno preserverà la vostra compagna di ballo dai cattivi odori. Se invece non ci si intende scatenare in pista, abbottonare la camicia fino in cima e concedersi un accessorio di stile è obbligatorio: una cravatta in seta con un motivo vintage assicurata da un bel fermacravatte è sempre una buona soluzione, in alternativa si può optare per un più stravagante papillon. Un solo consiglio fondamentale: evitate cravatte con clip già annodate e altre diavolerie… un vero uomo d’altri tempi dovrebbe imparare ad annodarsi una cravatta (magari anche ad occhi chiusi)!
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I pantaloni del ballerino swing, fra stile e comodità
Per quanto riguarda la parte superiore, oltre a camicia e cravatta sono poche altre le cose necessarie e che vanno a completare il look: un tocco di classe potrebbe essere rappresentato da un paio di bretelle sottili. Inoltre, se non si balla e si assiste solo a un concerto, anche un bel gilet a doppio petto senza code è una scelta ideale che richiama un’eleganza d’altri tempi. I pantaloni sono comunque il punto più cruciale per lo stile di un Lindy Hopper e devono essere al contempo comodi ed eleganti: dei modelli dal taglio classico, ampi e di tessuto sono in genere la scelta migliore. Ma ancor prima, è fondamentale che il pantalone si adatti correttamente al nostro stile di ballo; se siete indecisi su un vecchio paio di pantaloni che trovate in qualche armadio di casa, è sempre buona norma provare qualche movimento di gamba per testarne l’elasticità: limitare i propri movimenti oppure – nel peggiore dei casi – ritrovarsi con un brutto strappo sul sedere è l’ultima cosa che si possa desiderare; questa è una delle ragioni per cui è sempre meglio evitare i jeans, che oltre ad essere piuttosto fuori contesto sono anche a perenne rischio strappo. Per tutto il resto vi consigliamo di favorire i pantaloni a tinta unica: righe o quadretti tendono a far sembrare più larga la parte inferiore del corpo, a meno di non avere un fisico davvero perfetto; così come vi invitiamo a star bene alla larga da qualsiasi pantalone a gamba cono o vagamente a zampa: anche in questo caso, sarebbe una scelta stilistica decisamente scomoda nonché fuori dal contesto storico. E se vi capita di dover cercare un bel pantalone vintage in tessuto, magari in qualche mercatino dell’usato, fate tesoro di questo suggerimento: abbottonateli sul fronte e avvolgeteveli attorno al collo; se la misura del pantalone chiuso attorno al collo calza a pennello, potete stare quasi certi che una volta indossati vi staranno bene anche in vita. Un trucco semplice ma efficace per evitare perdite di tempo nei camerini!
Consigli vari ed eventuali per evitare cadute di stile
Come avete potuto vedere, vestire con stile non è un’impresa particolarmente ardua: una volta imparate le linee guida il grosso sta a voi, al vostro gusto e alla fortuna nel reperire il capo perfetto nella più sperduta delle botteghe vintage. Per concludere vogliamo comunque cercare di darvi qualche ulteriore – e speriamo utile – consiglio: il cappello, per esempio. Un vero ballerino di Lindy Hop degli anni ‘40 non può esimersi dall’indossare un bel Fedora, ma ricordatevi di portarlo con classe: per passare da un modello Humphrey Bogart al clone povero di Indiana Jones ci vuole davvero poco. Anche i colori sono importanti nella definizione del nostro outfit ed ognuno ha i suoi preferiti: sta al singolo aspirante Lindy Hopper trovare il giusto mix, noi ci limitiamo a suggerirvi di evitare accostamenti arditi come il grigio ed il marrone. Certo entrambi sono due colori che trasmettono neanche troppo vaghi sentori vintage, ma al grigio vi consigliamo di abbinare sempre un bel capo tannè, per un effetto decisamente più delicato ed elegante. Per quanto riguarda il calzino, la regola di non considerare il bianco è universale (a meno che non siate Gene Kelly… e no, purtroppo non lo siete: lui era inimitabile!) per cui è meglio optare per le sempre simpatiche righe o per i pois, che possono donare al vostro outfit quel pizzico di affascinante stravaganza.
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