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Guida all’acquisto di un juke box vintage, qualche nozione storica
Se volete riassaporare in musica quella stessa epoca che solo i vostri nonni hanno vissuto, il modo più affascinante e suggestivo è proprio quello di acquistare uno di questi vecchi dispositivi. Ma quanto costa l’acquisto di un jukebox? Dove trovarlo, ma soprattutto come sceglierlo? Prima di rispondere a queste domande, è quantomeno doveroso fare qualche passo indietro per scoprire che cos’è un jukebox e qual è la sua storia per meglio capire i motivi che lo hanno reso un apparecchio così popolare e irresistibile per tutti gli amanti della musica d’epoca. Tutto ha inizio con gli anni ‘30, quando – in piena ripresa economica dopo la grande crisi del 1929 – l’azienda di pianoforti automatici Wurlitzer realizza nei suoi stabilimenti il primo jukebox. Era il 1933 quando il suo celebre modello riusciva a vendere, nel giro di pochi mesi, decine di migliaia di esemplari: il jukebox è da subito diventato un elemento immancabile in ogni bar e locale che si rispettasse, e ci volle ben poco tempo prima che diverse altre aziende seguirono i passi della Wurlitzer; arrivarono così i jukebox della Seeburg e della Ami, che per i decenni successivi si fecero una spietata concorrenza. Fino alla fine degli anni ‘30, i jukebox erano caratterizzati da un mobile in legno e presentavano al loro interno una dozzina di dischi a 78 giri; la Seeburg fu la prima azienda ad avere l’intuizione di decorare i propri apparecchi con delle plastiche retroilluminate, creando quel caratteristico look con cui tutti oggi identifichiamo i jukebox. Risale agli anni ‘40 la realizzazione dei primi modelli con la parte superiore a forma di arco, altro tratto fondamentale per l’estetica di questi dispositivi.
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Quanto costa un jukebox vintage e su quali modelli orientarsi
Per trovare un jukebox d’epoca funzionante al giorno d’oggi l’unico modo è rivolgersi ai negozi d’antiquariato che trattano questa tipologia di oggetti; in genere vengono esposti assieme ai flipper ed alle vecchie insegne dei negozi per essere venduti a chiunque voglia arredare la propria casa con un tocco vintage d’eccezione. In alternativa, ci sono delle aziende interamente dedicate a questo genere di oggetti: noi vi consigliamo di consultare il sito degli specialisti Dario Morlacchi o della OLD – American Design and Art, vere autorità nel campo. Trattandosi di apparecchi sempre più rari da trovare funzionanti e in buone condizioni, i prezzi sono spesso proibitivi ed astronomici: un Wurlitzer 1015 del 1946, ad esempio, può arrivare a sfiorare cifre vicine ai 15.000 euro; questo perchè si tratta di uno dei modelli più iconici della storia, con la sua linea semplice e luminosa che ha contribuito a farlo diventare il jukebox per eccellenza nell’immaginario collettivo. Un modello leggermente meno esoso, sempre di casa Wurlitzer, è il 1100: uscito nel 1948 e soprannominato “bomber” per via della sua particolare silhouette, è stato l’ultimo modello considerabile innovativo di questa azienda americana; la puntina in diamante posta all’estremità del suo braccio era infatti capace di migliorare notevolmente la qualità del suono, riducendo nel contempo l’usura dei dischi in vinile. Caratterizzato da una vetrina frontale a forma di ogiva, questo jukebox si può trovare con un po’ di fortuna a dei prezzi inferiori ai 10.000 euro. Purtroppo cifre del genere relegano questi oggetti fantastici all’ambito dei sogni, ma esistono anche alternative abbordabili, pur sempre con qualche sacrificio: il bel Seeburg AQ 160, ad esempio, uscito nel 1960 era un piccolo miracolo di avanguardia tecnologica ed offriva (anzi, offre tutt’oggi) un livello di fedeltà e resa sonora con pochi rivali; esteticamente non è appagante come i modelli dei decenni precedenti, ma considerato che il suo prezzo difficilmente supera i 5.000 euro risulta comunque un’opzione piuttosto economica.
Come scegliere un jukebox retrò economico e performante
Se siete rimasti scioccati dalle cifre a cui si possono acquistare dei veri jukebox dell’epoca, non temete. L’amore per il vintage è fortunatamente così diffuso ai giorni nostri che sono diverse le aziende a venirci incontro, permettendoci di acquistare dei jukebox moderni ugualmente affascinanti e performanti ma soprattutto molto più economici ed abbordabili. Abbiamo recensito quelli che riteniamo in assoluto i migliori a livello di rapporto qualità/prezzo…
Silva Schneider Jukebox 66 UKW Radio CD
Come dicevamo, esistono diverse alternative disponibili al giorno d’oggi per poterci permettere il lusso – quantomeno estetico! – di un vecchio juke box in salotto senza necessariamente acquistarne uno funzionante dell’epoca. Questo piccolo dispositivo, infatti, riproduce più che degnamente il look dei tanto amati juke box degli anni 50 e 60… ma è a tutti gli effetti un altoparlante dotato di unità per leggere i cd e di una comoda funzionalità Bluetooth. L’illuminazione cangiante al LED penserà invece all’atmosfera.
1950s Retro Styled Stereo Speaker Vintage
Sempre nell’ambito dei dispositivi audio che replicano l’estetica vintage troviamo questo “speaker” dall’aspetto incredibilmente retrò. Sì, anche chi non ha dimestichezza con gli oggetti d’epoca può facilmente distinguere le forme e i colori tipicamente “fifties”, tipici dei ristoranti e dei diner americani che abbiamo imparato ad amare in telefilm come “Happy Days”. L’apparecchio è regolabile da smartphone tramite Bluetooth e fa il suo sporco lavoro, sia dal punto di vista dell’audio che del colpo d’occhio… magari in un angolo della cucina!
AUNA Graceland DAB – Jukebox
Se invece desiderate avere in casa la cosa più simile ad un vecchio juke box risalente agli anni d’oro del rock and roll, non vi resta da fare altro che rivolgervi alla Auna e a questo loro modello in dimensioni “reali”. Un vero juke box dotato di potenti altoparlanti stereo e diverse modalità di riproduzione: dal più vintage giradischi passando per il classico cd, fino ad arrivare ai moderni mp3. Una specie di stazione multimediale dall’irresistibile effetto retrò, completato però di tutte le funzioni più moderne: davvero imperdibile.