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Cos’era Canzonissima? Storia del celebre varietà musicale italiano dal 1956 al 1975

La storia della musica italiana del dopoguerra è un continuo saliscendi di emozioni, non solo per l’incredibile qualità delle canzoni – molte delle quali vengono ancora oggi fischiettate da milioni di persone – e degli artisti, ma anche per il modo in cui la musica stessa si è evoluta e contaminata grazie alle influenze dei paesi di lingua inglese. Dalla musica leggera al rock and roll, furono tre decenni davvero memorabili.

Ma come facevano queste canzoni raggiungere le orecchie e i cuori di così tante persone, in un’epoca nella quale internet sembrava quasi un argomento fantascientifico? Con le radio, ovviamente, e ad un certo punto anche – e soprattutto – grazie alla televisione! Un varietà in particolare ha aiutato molti artisti a farsi conoscere: parliamo di Canzonissima, una trasmissione memorabile e longeva della quale ora vi racconteremo la storia…

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Come e quando è nato Canzonissima

La storia di questa storica trasmissione televisiva inizia nella seconda metà degli anni ‘50. Gli italiani, ancora scossi dal conflitto mondiale che si era concluso solo pochi anni prima, avevano una grande voglia di divertirsi; in tutto il mondo iniziava a spopolare il rock and roll e l’aria di rivoluzione musicale e culturale era più che mai palpabile. Ai tempi vi erano due principali mezzi per rimanere sempre al passo con le novità musicali: gli immancabili juke box, presenti in ogni locale, e le care vecchie emittenti radiofoniche.

Ed è proprio in radio che nasce Canzonissima, nel 1956: inizialmente la trasmissione era intitolata Le canzoni della fortuna, e fu un trionfo fin dalle prime battute. Il format era strutturato come una sorta di “torneo fra canzoni” e ci volle solo un anno prima che i suoi creatori decisero di portarlo in televisione: è nel 1957, infatti, che arriva Voci e volti della fortuna, la versione su piccolo schermo della già citata trasmissione radio. I protagonisti erano cantanti dilettanti che si sfidavano all’ultima nota, in cerca di successo.

Solo l’anno successivo il varietà in questione adottò il nome che lo rese noto nei decenni a venire, ovvero Canzonissima: il format cambiò radicalmente, incentrandosi non più su giovani cantanti sconosciuti ma sulle stelle nascenti che proprio in quegli anni iniziavano ad affermarsi. Per votare la canzone migliore di ogni edizione, il pubblico – che partecipava massivamente – poteva indicare i propri pezzi preferiti su apposite cartoline: i sabato sera italiani scoprivano così così un nuovo, imperdibile appuntamento !

Gli anni d’oro di Canzonissima

Nel corso degli anni ‘60, che tutti ricordano ancora oggi per via del boom economico che fece diventare il nostro paese una delle principali potenze industriali a livello mondiale, Canzonissima era senza dubbio la trasmissione televisiva più amata dagli italiani; su questo palco ad esempio nacque Bastiano, il barista ciociaro interpretato dal grande Nino Manfredi. Ma furono diversi gli attori e i presentatori che si alternarono con successo, tra i quali ricordiamo anche Alberto Lionello e Delia Scala.

In questo periodo storico, milioni di italiani non vedevano l’ora che arrivasse il fine settimana per godersi una nuova puntata di Canzonissima: per tredici week-end consecutivi, i cantanti più amati di quegli anni si sfidavano sperando di ricevere più cartoline possibili dai loro sostenitori. Il decennio si apre con il grande successo di Mina e la sua Tintarella di luna (l’edizione, tuttavia, verrà vinta da Joe Sentieri e dalla sua Piove) e prosegue nel 1961 con una delle migliori stagioni del programma, grazie alla conduzione di Sandra Mondaini.

Nel 1962, Canzonissima finisce addirittura in parlamento: è Dario Fo a scatenare la polemica, inscenando nel corso del varietà un siparietto comico che vede protagonisti dei muratori. La sua verve polemica si scatena contro i sindacati, trasformando la prima rete della RAI in un palcoscenico a sostegno dei diritti dei lavoratori. L’interrogazione che ne è seguita porterà lo stesso Fo a ritirarsi dalle scene assieme a Franca Rame: tornerà sugli schermi solo nel 1977, ben quindici anni dopo!

Le canzoni e i cantanti di Canzonissima

Se Canzonissima è passato alla storia diventando un’icona dello spettacolo italiano, non è stato solo grazie all’originalità del suo format. I veri protagonisti, infatti, furono i numerosi cantanti che di sabato in sabato si esibivano con le loro canzoni, alcune delle quali a dir poco memorabili. Anche le rivalità fra i concorrenti erano accesissime e le polemiche non mancavano mai: alcuni degli scontri più memorabili furono quelli fra Ornella Vanoni e Iva Zanicchi, o ancora fra Claudio Villa e Gianni Morandi.

Quest’ultimo riuscì a vincere ben due edizioni consecutive, nel 1969 con Scende la pioggia e nel 1970 con Ma chi se ne importa. Furono due le vittorie anche per Massimo Ranieri, nel 1971 e nel 1973, intervallate da un primo posto assegnato a Nicola Di Bari nel 1972. Ma queste ultime edizioni avevano perso la magia degli esordi: la musica stava cambiando e negli anni ‘70 si sarebbe aperta una nuova stagione. Fu così che Canzonissima chiuse i battenti definitivamente nel 1975.

L’ultima edizione vide ben due premi, uno per la sezione musica leggera (vinta da Wess e Dori Ghezzi) ed un altro per quella folk (aggiudicata da Tony Santagata): non bastò questa intuizione però a destare l’interesse del pubblico, ormai orientato verso tutt’altra musica. Più di qualcuno ha cercato, negli anni recenti, di replicare questo celebre format… fallendo tuttavia nei suoi intenti. E per fortuna! Noi preferiamo ricordarcelo così, nella gloria del bianco e nero, con le sue memorabili canzoni anni ‘60!