La discoteca anni 80 è il simbolo di un’epoca; un documento fondamentale per ricostruire abitudini e passatempi di una generazione. In 40 anni i luoghi della notte della movida giovanile si sono trasformati notevolmente: oggi le disco sono locali con cucina, discopub e poi ci sono le sale da ballo, ma negli anni 80 com’erano le discoteche? Chi le frequentava e come si ballava? In questo articolo ti raccontiamo tutto, ma proprio tutto sulla meta preferita dei giovani degli anni 80.
Discoteca anni 80: simbolo di un’epoca
Se pensiamo alla discoteca anni 80 la prima cosa che immaginiamo sono delle grosse palle colorate che emanavano raggi di luce arcobaleno. Erano grossi lampadari che scendevano al centro della pista e dall’alto la illuminavano creando effetti speciali caratteristici per l’epoca, che contribuivano a disegnare un’atmosfera unica per chi frequentava la disco.
I pirati della notte erano soprattutto giovani e giovanissimi, che trovavano nel mondo delle discoteche un altro modo per evadere da responsabilità e doveri. La discoteca era un mondo chiuso, dove la musica, con la piccola e varia umanità che vi sostava poteva spazzare via fatiche, dolori ma anche la monotonia di ogni giorno.
Non si faceva granché di diverso rispetto ai giorni nostri: si beveva, si socializzava, ci si divertiva e si flirtava con l’altro sesso (o lo stesso, a seconda del luogo); ma soprattutto si ballava moltissimo, in maniera libera e spensierata.
Già perché la discoteca, nata nel suo concept moderno negli anni 70, era un luogo in cui tutti potevano esprimersi. Non era quasi mai elitaria, come molte sale da ballo e i locali all’aperto del litorale toscano e romagnolo. Ci si ritrovavano giovani di estrazioni sociali diverse, ma tutti con la passione per il ballo e la musica dance.
La particolarità della discoteca anni 80 era soprattutto la tecnologia. Impianti stratosferici, primi raggi laser e luci coloratissime a effetto fosforescente erano solo alcune delle caratteristiche della disco 80. Poi c’era la grossa rivoluzione degli effetti musicali: la musica elettronica aveva un grandissimo successo fra “la gente della notte” e questo era merito anche di un sound martellante, frutto di suoni mixati e sintetizzati.
Il volume era alto ma non assordante, perché, soprattutto, in Italia la discoteca veniva vista come un luogo di ritrovo e di confronto. In quegli anni in discoteca si fumava, si beveva al bar e chi era cliente abituale riusciva anche a fraternizzare con i baristi che non erano restii ad offrire bevute.
Le piste erano enormi per permettere un’affluenza di pubblico sempre più ampio e non selezionato. Nella seconda metà degli anni 80 in America dove, il concept della vecchia Disco era entrato in crisi sul finire dei ’70, nasce in un locale-magazzino (Warehouse Club) la house music. In questo nuovo genere il Dj non si imita a selezionare i brani, ma inizia a creare vere e proprie performance creando nuovi brani, mixando basi e pezzi fra loro.
In Europa inizia una nuova svolta della discoteca anni 80 che durerà fino agli anni 90. Alla fine degli anni 80 iniziano a diffondersi i locali multisala, dove ogni sala era destinata ad un genere musicale da ballare.
Rassegna di look e stili
Abbiamo detto che la discoteca anni 80 ospitava un pubblico vasto ed eterogeneo. Nella maggior parte dei locali dei maggiori centri cittadini non si faceva la selezione della clientela; per questo i look che venivano sfoggiati alle serate erano vari.
In Italia, tuttavia, c’erano anche locali alla moda dove si riunivano vip e celebrità. Parliamo dei locali romani che ospitavano la crema della movida capitolina; ma ci riferiamo anche ai locali storici come il Plastic e lo Shocking di Milano.
Ma quali erano, in genere, i look più sfoggiati nelle discoteche anni 80?
Generalmente in disco regnava la moda relativa alle varie subculture di quegli anni. I capelli cotonati erano rigore dell’hairstyle femminile dell’epoca; per il resto: le donne sfoggiavano un trucco molto appariscente e non era raro che portassero catenine al collo e bracciali vistosi.
Le pettinature maschili variavano dal capello lungo e cotonato ai capelli corti e acconciati con il gel.
Al contrario di oggi non esistevano ” gli abiti per la serata”, le ragazze e i ragazzi avevano cura nel vestirsi, come in ogni occasione.
In disco si ballava moltissimo e si sudava tanto, perciò si sceglievano abiti leggeri e comodi. Ragazzi e ragazze cercavano di apparire secondo il proprio stile, ma la comodità era fondamentale.
I Look femminili stranieri si differenziavano da quelli italiani; le ragazze europee e americane, per lo più, indossavano:
- minigonne o pantaloncini corti
- cinture in pelle e top larghi a pancia scoperta, molto colorati
- stivali cowboy o scarponcini
- fuseaux e camicie larghe coloratissime; aperte per lasciare intravedere canotte bianche o colorate
- camicie e top legati alla vita
- abitini a tubo neri o con paillettes
In Italia le ragazze tendevano a mantenere uno style abbastanza decoroso. I look più gettonati erano:
- gonne al ginocchio scure e camicette chiare
- pantaloni a sigaretta con cintura in pelle e maglietta
- blu jeans e camicetta oversize dentro alla cinta
I look maschili potevano essere di 2 tipi:
C’era lo stile rapper dove si sfoggiavano visiere, felpe sportive molto larghe e colorare e calzoni corti di jeans o colorati che arrivavano al ginocchio. Solitamente lo stile rapper prevedeva catene al collo e sneakers anni 80 ai piedi.
C’erano poi gli stili paninaro /yuppie.
Lo stile paninaro molto spesso, nell’ambito della disco, coincideva con lo yuppies e prevedeva:
- jeans blu o neri
- cintura in pelle
- camicia a maniche molto larghe e gilet aperto
- t-shirt colorate
- pantaloni larghi e morbidi
- completo in tinta unita con giacca aperta e t-shirt sotto.
- mocassini o sneakers
Come si ballava in discoteca?
L’aspetto più caratteristico della discoteca anni 80 era il modo di ballare delle persone. Chi frequentava la disco si preparava ad intere sezioni di ballo, dove poteva esprimersi e lasciarsi andare su sound martellanti e adrenalinici.
Con l’avvento della discoteca il modo di ballare ed intendere la pista era totalmente cambiato. Rispetto al passato (fino agli anni 60), il ballo di coppia era il solo modo possibile per ballare in pista; la discoteca ha rivoluzionato il modo di ballare.
Ballerini e ballerine hanno iniziato a muoversi liberamente, non esistevano passi specifici, figure, ma solo movimenti istintivi e casuali, nati direttamente sul suono. Ogni ballerino/a si muoveva singolarmente cercando d’interpretare al meglio il ritmo musicale.
La musica dance anni 80 dava libero sfogo a movimenti oscillanti, dove il corpo veniva “shakerato”; proprio per questo negli Usa i 30 minuti dedicati alla musica dance venivano definiti “shake“. In questo tempo venivano passati brani molto ritmati ai quali si alternavano 3 lenti.
In questo documento estratto dal programma storico di MTV, MTV The Club, puoi farti un’idea di come si ballava nella disco anni 80. Il video è tratto da Video Repubblica.
Bene, siamo arrivati alla fine. Se dopo questo articolo ti è venuta l’irresistibile voglia di tuffarti nella dance anni 80, buttati e inizia a dare sfogo alla tua creatività; prima, però, non dimenticare di mettere le scarpe adatte!
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Hai altre curiosità sul mondo anni 80? Allora continua a seguirci perché presto arriveranno altre novità!