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Il fermacravatta, elegante accessorio vintage: come indossarlo e abbinarlo

La moda maschile ha ormai da secoli un punto fermo insostituibile: quando si parla di eleganza, che sia vintage o meno, non si può fare a meno di citare la cravatta. Un accessorio che l’uomo utilizza fin dal 1700 e che nel corso della storia è cambiato innumerevoli volte; tuttavia, è rimasto un capo importantissimo che oggi più che mai è capace di definire un outfit e dare una marcia in più a chiunque la indossi.

Ben più sottovalutato – ma non per questo meno importante – è invece il fermacravatta. Dopotutto, come si può aggiungere classe e stile ad un accessorio che già di per sé rappresenta al meglio queste due caratteristiche? Semplice, aggiungendo alla cravatta questo particolare fermaglio, da molti ingiustamente snobbato. Eppure, è in grado di completare e rifinire un look: scopriamo come indossarlo e abbinarlo correttamente!

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La storia del fermacravatta dagli anni ‘20 ad oggi

Prima dei consigli di stile è sempre importante farsi una piccola cultura in merito all’accessorio o al capo che andremo a indossare: anche il fermacravatta in fondo ha una storia, sebbene relativamente recente. I primi modelli comparvero infatti nel corso del 1800; ai tempi le cravatte erano un’esclusiva delle fasce più benestanti della popolazione, e per questo i materiali con cui venivano realizzate erano particolarmente costosi. Parliamo principalmente di pizzo, seta ed altre fibre tessili molto leggere e delicate.

Le cravatte erano dunque incredibilmente leggere e bastava un filo di vento per lasciarle svolazzare libere. Nasceva così il bisogno di qualcosa che fosse in grado di mantenerle sempre in posizione, così da permettere al nobile di turno un aspetto sempre elegante e regale: il fermacravatta con l’ago era sembrata inizialmente una buona soluzione e rimase uno standard per molti anni. Solo nel corso degli anni ‘20 del Novecento l’evoluzione della cravatta portò stilisti e produttori a un importante cambiamento.

Iniziarono così a diffondersi i fermacravatta a clip e forcina, che svolgevano perfettamente il loro ruolo senza il rischio di rovinare il tessuto. Si dovette attendere gli anni ‘50 per vedere ideato il fermacravatta che usiamo ai giorni nostri, una sorta di graffetta da infilare nella camicia. Nelle sue varie incarnazioni, comunque, questi particolari accessori hanno fin da subito avuto un ruolo importantissimo nel dare più carattere a un completo: una sorta di particolare distintivo, quel che si suol definire “un tocco di classe”!

Perchè indossare un fermacravatta?

Siamo ben consapevoli che le necessità del mondo moderno sono molto diverse da quelle dell’Ottocento: difficilmente il vento ci farà svolazzare una cravatta mentre siamo a cavallo, nel bel mezzo di una caccia alla volpe, assieme ai nostri amici dal sangue blu. Se la domanda che dà il titolo a questo paragrafo sorge dunque spontanea, ad alcuni le risposte potrebbero non sembrare altrettanto ovvie… per cui andiamo a vedere tutte le ragioni che spingono un uomo moderno a indossare un buon fermacravatta.

Innanzitutto vi invitiamo a non sottovalutare i movimenti della cravatta: basta chinarsi per una scarpa slacciata per accorgersi di quanto possano essere una seccatura. Per non parlare dei pranzi e delle cene eleganti: il rischio di sporcarla facendola finire nel piatto è molto più alto di quello che potete pensare! Per cui, la funzionalità di un fermacravatta è tutt’altro che discutibile. Inoltre, inutile dirlo, se l’accessorio è caratterizzato da qualcosa di distintivo (una scritta, un logo o un gioiello) può svolgere il medesimo ruolo di una spilletta ornamentale.

Chi vuole, inoltre, può utilizzarlo per tenere sollevata la parte superiore di una cravatta: un rialzo che vi consentirà di definire ulteriormente il vostro look e di essere anche un po’ più liberi nei movimenti… anche se lo ammettiamo, non si tratta di una scelta particolarmente idonea a chi ama lo stile vintage. Insomma, le motivazioni per indossare un buon fermacravatta non mancano: l’importante è farlo con classe e buon gusto, ricordandosi ad esempio di non utilizzarlo se sopra alla camicia state portando un gilet.

Come indossare e abbinare con stile un fermacravatta

Indossare e abbinare un fermacravatta è importante, ma scegliere il modello giusto in base alle nostre esigenze lo è ancora di più: gli aspetti da considerare sono molteplici, ma al primo posto ci sono le proporzioni (e la conseguente armonia fra le parti). Nel caso di una cravatta slim tie, ad esempio, il relativo fermacravatta dovrà essere decisamente sottile: diciamo che le sue dimensioni dovranno corrispondere al massimo ad un centimetro o poco più. Con le cravatte standard, chiaramente, il fermacravatta potrà essere leggermente più grande.

Se dovessimo indicare una regola da seguire per quanto riguarda le proporzioni di un fermacravatta rispetto a una cravatte dalle dimensioni standard, potremmo dire che la sua lunghezza non dovrebbe mai superare i tre quarti della larghezza della cravatta in sé. Anche per quanto riguarda i materiali esistono diverse scuole di pensiero: il fermacravatta d’argento è probabilmente il più elegante e discreto in assoluto, anche perchè riesce ad abbinarsi alla perfezione con la stragrande maggioranza dei colori.

L’alternativa principale all’argento, come avrete già capito, è l’oro: sicuramente più appariscente e probabilmente meno elegante, un fermacravatta d’oro deve essere portato con un abito che sia all’altezza del prestigio e del valore del materiale in sé. Una raccomandazione, però, vale più di ogni altra: fate attenzione a non scegliere un fermacravatta dal colore diverso da quelli da eventuali orologi o fibbie di cintura che avete indosso; mantenere uniformità nei metalli è fondamentale!