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Storia della Fiat 500, icona vintage italiana: come e dove restaurarla

Se esiste un modello di automobile che si possa definire l’utilitaria per eccellenza, questa è senz’altro la Fiat 500. Se c’è un modello di automobile che più di ogni altro è indissolubilmente legato al buon nome dell’Italia, questa è senz’altro – ancora una volta – la Fiat 500. E potremmo continuare all’infinito: difficilmente un’automezzo è diventato più iconico del “nostro” Cinquino, che nell’ambito delle quattro ruote rende orgoglioso il Belpaese da oramai oltre 70 anni. Abbiamo già avuto modo di parlare di un altro mezzo di trasporto italiano che ci ha reso famosi nel mondo intero, la mitica Vespa della Piaggio; in questo articolo, invece, parleremo proprio della Fiat 500, della sua incredibile storia e di come riuscire a restaurarne un vecchio modello nel caso qualche anziano parente l’avesse lasciato a marcire nel suo garage!

La storia della Fiat 500, vera icona dello stile vintage italiano

Tutti hanno ben presente la Fiat 500, ma in pochi ne conoscono la storia; questa iconica utilitaria nasce infatti nel 1957 presso gli stabilimenti di Mirafiori della Fiat: era il 2 luglio, per la precisione, quando davanti a una platea di prim’ordine – tra vip e giornalisti – ne venne svelato per la prima volta l’aspetto. L’idea di Vittorio Valletta, all’epoca al timone della casa automobilistica, era quella di offrire una vettura più accessibile rispetto alla precedente 600: in poche parole, una macchina a portata di famiglie ed operai! Mai idea più azzeccata, considerato il successo che la 500 ebbe fin dal principio.

Questa automobile, dopotutto, era un simbolo già allora; rappresentava infatti l’intera popolazione italiana, da poco uscita dall’oscuro tunnel della guerra e proprio per questo piena di entusiasmo e passione: furono proprio questi i sentimenti che guidarono il designer e ingegnere Dante Giacosa, già in grado di dare i natali a splendide macchine come la celebre Topolino e la Campagnola; la principale caratteristica della 500 era la sua particolare forma arrotondata e le sue dimensioni davvero modeste: il motore, dal canto suo, era a sua volta molto compatto con i suoi soli 13 cavalli di potenza. Non proprio una macchina da corsa, ma chi ne aveva bisogno? Il suo pubblico di riferimento non era di certo gente che aveva fretta o che ambiva a vincere grandi gare di corsa! Dal punto di vista progettuale, i veri tocchi di classe – quantomeno nella prima versione della vettura – erano le porte “incernierate” controvento (in pratica si aprivano in senso opposto rispetto alla quasi totalità delle autovetture odierne) ed il tettuccio apribile: il tutto per la modica cifra di 500 mila lire, quasi dieci volte lo stipendio di un operaio dell’epoca.

Stile italiano a quattro ruote: curiosità, stranezze e modelli alternativi

La Fiat 500 non è solo l’auto perfetta per tutti gli amanti del vintage italiano. È stata anche protagonista di mille curiosità, non solo nel mondo reale ma anche nelle opere di finzione; di cosa stiamo parlando? Ma della mitica Fiat 500 gialla al volante della quale sedeva il mitico Lupin III, protagonista di uno dei cartoni animati giapponesi più amati da diverse generazioni di ragazzi e ragazze. Anche in Topolino, celebre settimanale della Disney, la Fiat 500 è stata protagonista di una storia nell’ormai lontano 1984. Ma le apparizioni della celebre utilitaria non si limitano ai reami della fantasia: un modello di Fiat 500, totalmente ridipinto di colore arancione per l’occasione, fu utilizzata addirittura per una missione in Antartide negli anni ‘60!

Le versioni alternative non terminano qui: nei primi anni ‘70 una carrozzeria di Como ne realizzò un’assurda versione fuoristrada con l’intento di renderla idonea all’uso nelle spiagge e nelle località balneari; nasceva così la cosiddetta 500 Lucertola, un esemplare davvero bizzarro e curioso del quale esistono ben pochi esemplari (uno dei quali si può ammirare all’interno di un museo americano, nel Tennessee). Anche all’estero hanno cercato di replicare i successi della 500, realizzandone dei cloni come ad esempio fece l’austriaca Steyr Damlier Puch: ma il successo commerciale non fu nemmeno paragonabile a quello dell’originale, considerato anche il prezzo davvero eccessivo!

Restaurare una vecchia Fiat 500 è possibile? Scopriamolo assieme

Considerata l’elevata diffusione di questa leggendaria automobile, non è affatto difficile vederne ancora in giro qualcuna: dei cinque milioni di esemplari fabbricati all’epoca, si stima ve ne siano ancora 600.000 ancora circolanti nel mondo… la maggior parte in Italia, ovviamente! Ma se per caso dovreste riuscire ad entrare in possesso di un vecchio modello malconcio, sarebbe possibile riportarlo ai suoi antichi splendori? Diciamo subito che la soluzione migliore sarebbe quella di rivolgersi ad un carrozziere professionista, soprattutto per le lavorazioni che esulano dal lato puramente estetico. Per quanto riguarda quest’ultimo, invece, con un po’ di accortezza e abilità chiunque può divertirsi a rimetterne una a nuovo: come prima cosa, in genere, si parte svitando tutte le viti del baule posteriore ed estraendo il motore; fate attenzione, perchè è molto pesante.

Dopodiché, scorrendo un taglierino ben affilato sul silicone dei finestrini sarà molto semplice smontare tutti i vetri, magari utilizzando una ventosa; fatto ciò, si può proseguire con l’asportazione delle portiere e con lo smontaggio degli interni. Per quanto riguarda le fodere dei sedili, se siete particolarmente creativi potrete sbizzarrirvi; in caso contrario, ci sono molti tappezzieri specializzati in restauri d’auto davvero in gamba. Quando l’auto sarà quasi del tutto smontata – comprese anche le rifiniture in plastica – sarà giunto il momento di spostarsi in giardino e procedere alla carteggiatura: con la carta abrasiva si può eliminare la ruggine e con l’apposito stucco si può rendere uniforme la superficie appena ripulita; ricordatevi di utilizzare sempre una mascherina per evitare di inalare sostanze nocive. Giunti a questo punto sarà necessario stendere uno strato di primer per permettere alla vernice vera e propria di attecchire; con un compressore è davvero semplice e divertente. Le due mani di colore riporteranno a nuovo la vostra Fiat 500: con qualche ultima rifinitura sarete pronti per qualsiasi ulteriore personalizzazione!