Seguire e condurre sono due pilastri fondamentali di balli swing e del Lindy Hop in particolare. E la cosa più bella è che entrambi i ruoli sono divertenti e stimolanti in ugual maniera: che siate dei leader o delle follower, aldilà di qualsiasi connotazione di genere, avrete in ogni caso modo di dar sfogo al vostro talento e alla vostra creatività. Tendenzialmente, se dovessimo darvi un consiglio, potremmo quasi dire che ogni ballerino dovrebbe imparare ad interpretare entrambi i ruoli… in questo articolo, però, ci concentreremo sul concetto di “follower”.
Sì, perchè nonostante il termine stesso indichi l’atto del “seguire”, essere dei (o delle) follower comporta diversi altri compiti nell’ambito di un’ipotetica coppia di ballerini. Chi si limita a lasciarsi condurre, senza contribuire in alcun modo, compie un grave errore: la parola che ogni follower dovrebbe avere sempre ben impressa in testa è “proattività”, come teorizza l’esperto ballerino Bobby White nel suo interessantissimo blog Swungover. Ma cosa ci vuole dire con questo termine l’illustre Lindy Hopper? Cerchiamo di capirlo assieme…
Potrebbe interessarti anche:
Il “leader” nel ballo swing e nel Lindy Hop: come condurre la danza
Seguire senza lasciarsi condurre: il segreto di ogni follower
La proattività a cui fa riferimento Bobby White risiede in alcuni degli elementi cardine del Lindy Hop: il ritmo, ad esempio. Ogni buon follower dovrebbe riuscire a mantenerlo solidamente e costantemente, durante i giri così come nel corso delle posizioni non chiuse; anche e soprattutto quando il leader di turno sbaglia, chi segue ha il compito di mantenere il ritmo corretto senza paura e lasciando che il suo partner ritrovi da sé l’armonia necessaria per tornare nella giusta corsia. La sintonia non deve essere solo fisica: la coppia dev’essere tutt’uno!
In secondo luogo, ma non per questo con meno importanza, dovremmo affrontare il discorso della postura. Perchè essere un follower proattivo significa anche essere in grado di sfruttare la propria silhouette per adattarsi alla perfezione al partner; ma non solo la propria: un follower dovrà riuscire ad influenzare anche la postura del proprio leader, se necessario addirittura nel bel mezzo dell’esibizione. Per una questione estetica, certo, ma anche per mantenere l’equilibrio e riuscire a ballare in completa sicurezza.
Le responsabilità del follower nel campo del flow
Quando si parla di flow (ovvero del “fluire” e dell’avere dei movimenti continui ed armoniosi) entrambi i ballerini hanno uguale responsabilità. Chi segue, però, ne ha forse un pizzico in più dal punto di vista del mantenimento del ritmo stesso: cosa intendiamo dire? Semplice: se la conduzione – per quasiasi motivo – dovesse risultare spigolosa, sarà la follower ad avere il compito di smussare questi spigoli senza invadere né alterare eccessivamente lo stile del leader! Un po’ come oliare degli ingranaggi, se vogliamo usare un’altra similitudine.
Ad ogni modo, il concetto di seguire che viene spesso imposto nelle scuole di ballo risulta errato: dopotutto, è fondamentale sottolineare la differenza tra il “lasciarsi guidare dal proprio leader” e il “seguirlo bene”. Questa seconda opzione consiste nel rispondere agli stimoli lanciati da chi conduce e interpretarli al meglio, cercando di stimolare al massimo la propria creatività. Ma come si raggiunge questa abilità? No, non è talento naturale (o quantomeno non sempre): alla base di tutto ci sono ore e ore di duro allenamento!
L’importanza di imparare anche il ruolo del leader
Come abbiamo già detto in apertura, i concetti di leader e follower sono ormai da anni liberi da qualsiasi imposizione di genere; se una volta il leader doveva essere necessariamente l’uomo, nel mondo del ballo contemporaneo le cose sono (fortunatamente) molto diverse e non c’è nulla che vieti a una donna di condurre (o a un uomo di seguire, ovvio). Tuttavia, spesso le donne che muovono i primi passi in questo mondo lo fanno proprio da follower, come se fosse davvero necessario seguire questo percorso.
In realtà la cosa migliore da fare per ogni follower, anche dopo aver acquisito una certa esperienza in quel ruolo, sarebbe proprio quella di compiere il balzo dall’altra parte della staccionata e provare a vestire i panni del leader. I motivi sono molteplici: imparare a condurre può migliorare il senso della musicalità, ad esempio (più per le caratteristiche del ruolo che per mancanze effettive di un follower, chiaramente). Ma anche per approffittarne e ripassare così i fondamentali, impersonando quello che fino a pochi giorni prima era il nostro partner. Imparare ad essere un vero leader può inoltre conferire quel pizzico di fiducia in più nei propri mezzi, aiutando poi le performance anche quando si svolge dei compiti da follower.
Dopotutto il mondo del Lindy Hop non è molto dissimile da molti altri ambiti, e anche in questo campo vestire panni diversi aiuta a capire meglio molti concetti. Tornare a ballare da follower dopo aver provato ad essere dei leader e viceversa può essere davvero illuminante, potete crederci. Per concludere, ma non per minore importanza, va detto che l’essere preparati in entrambi i ruoli nell’ambito dei balli sociali significa soprattutto una cosa: più divertimento. Ballando in entrambi i ruoli infatti potrete chiedere a chiunque di ballare, e non sarete mai senza partner… per cui, mettetevi di buona lena e ricordatevi sempre le parole d’ordine: proattività e polivalenza!