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La giacca in pelle nera, icona dei ribelli negli anni ’50: storia del “chiodo”

Quante volte ci è capitato, da appassionati di stile vintage e di anni ‘50, di partecipare a una festa a tema e di rispolverare per l’occasione la solita giacca in pelle nera? Insomma, il mitico “chiodo”, che negli anni successivi è diventato l’indumento per eccellenza per ogni “metallaro” ma che in passato ha caratterizzato lo stile della gioventù bruciata del secondo dopoguerra: lo abbiamo indossato mille volte, ma scommettiamo che in pochi di voi si sono chiesti come questo capospalla sia diventato così iconico…

Ma non temete: il magazine di Stile Millelire è qui per questo: nelle righe a seguire scopriremo la storia di questo indumento, partendo dalla sua invenzione e dalla sua crescente notorietà, esplosa proprio negli anni ‘50 ma in realtà mai del tutto scemata; insieme ai cari vecchi blue jeans – con i quali viene spesso indossato – si tratta forse di uno dei pochissimi capi che non smette di essere alla moda, nonostante lo scorrere del tempo e delle generazioni. Insomma, un vero e proprio evergreen.

La nascita della giacca in pelle nera nei primi anni del Novecento

La moda della nostra tanto amata giacca in pelle nera, simbolo nel corso del tempo soprattutto di forti e tormentati modelli maschili, nasce in realtà da una forte figura femminile: parliamo di Marie Marvingt, una donna francese nata nel 1875 e passata alla storia per la sua carriera nell’ambito dello sport, dell’alpinismo e dell’aviazione. Una vera tuttofare, insomma, che nel 1910 appare per la prima volta in foto indossando una giacca in pelle: difficilmente avrebbe potuto immaginare che aveva appena lanciato una moda destinata a durare oltre un secolo!

Come spesso accade, però, è solo negli Stati Uniti che qualcuno con un certo fiuto per gli affari si accorge delle potenzialità di questo capo. Siamo in una minuscola bottega nel Lower East Side di New York quando nel 1913 i fratelli Irving decidono di iniziare a produrre in serie – ma rigorosamente a mano – queste affascinanti giacche in pelle nera; l’esplosione del fenomeno non fu immediata, anzi: i due imprenditori dovettero attendere il 1928 per vedere i loro giubbotti in pelle andare a ruba, grazie al fenomeno della cultura dei biker.

Sì, perchè fu proprio grazie all’ordine di un anonimo motociclista se all’epoca i fratelli Irving decisero di aggiungere una cerniera alle loro solite giacche, conferendogli così quel particolare carisma che fino ad allora era mancato: potremmo quasi definirla la ciliegina sulla torta! La miccia era stata definitivamente accesa e nel corso degli anni successivi questo indumento divenne il simbolo dei motociclisti, grazie anche soprattutto alla comunità degli appassionati di Harley Davidson: la leggenda era definitivamente nata.

I divi del cinema vestono in pelle nera: gli anni ‘50

Ma per far raggiungere alle giacche in pelle lo status di capo cult non furono sufficienti i motociclisti della Grande Mela; anche nel caso dei giubbotti in pelle furono i grandi schermi di Hollywood a contribuire in maniera ancor più significativa, e ancora una volta grazie a una donna: ci riferiamo a Marlene Dietrich, la seducente diva del cinema degli anni ‘30, che lo indossò nel film Disonorata (1931) di Josef von Sternberg. Un capolavoro che ancora oggi ricordiamo per il carisma dell’attrice e per il suo inconfondibile stile.

Il giubbotto in pelle rimase un capo sempre molto utilizzato anche nel decennio successivo; dopo la Seconda Guerra Mondiale, entrò a far parte delle uniformi delle forze di polizia americane grazie alla sua affidabilità e resistenza. Le conseguenze del conflitto, inoltre, riportarono in auge la sottocultura dei biker: una moda che portò alla realizzazione del film Il Selvaggio (1953), nel quale un monumentale Marlon Brando interpretava un tenebroso motociclista vestito in pelle nera; nasce ufficialmente con questo film l’idea che vestire con questo capo sia indiscutibilmente e incontrovertibilmente cool!

La giacca in pelle nella musica rock e nella moda che conta

Giacca in pelle, pantaloni denim e stivali erano così diventati sinonimo di coolness e ribellione. Anche il mondo della musica non fece eccezione: un rappresentante d’eccezione fu il mitico Elvis Presley, che contribuì a farlo diventare un must anche nel campo della musica rock and roll. Negli anni ‘70 e ‘80 anche le culture punk ed heavy metal lo adottarono (e proprio in questo periodo in Italia questa giacca divenne famosa con il nome di “chiodo” a causa delle borchie che lo ornavano)… ma questa, come si suol dire, è tutta un’altra storia.

Nel 1960, le giacche in pelle nera arrivarono anche sulle passerelle dell’alta moda grazie a Yves Saint Laurent: un esordio illuminante, tanto che ancora oggi molte modelle ed attrici indossano questi giubbotti per ottenere un look ribelle e dannato. Nel campo della musica e della cultura vintage, invece, amiamo ricordarlo per come è stato omaggiato da un capolavoro come Grease (e in generale da tutti i prodotti del cinema e della tv ambientati negli anni ‘50): dal 1978, anno di uscita del film, la giacca in pelle nera è diventata obbligatoria per chiunque desideri vestirsi come se ci trovassimo ancora nel pieno dei ruggenti anni del rock.