Sono Antonio Del Villano, aka McVillan, nato in un piccolo paesino abruzzese. Ho sempre avuto la passione per la musica jazz e swing e per gli strumenti a percussione ma l’unico insegnante presente che poteva farmi lezione suonava il pianoforte o i fiati. Per questo all’età di 9 anni ho scelto, se così si può dire, il pianoforte anziché la batteria. Insieme ai miei genitori ho frequentato corsi di ballo di diverse discipline dimostrando un talento che poi negli anni è svanito come i miei capelli.
Mi è rimasto però un buon senso del ritmo!
Mi sono trasferito a Firenze per studio, e per “socializzare meglio” ho iniziato a ballare Boogie Woogie nel 2002 con i famosi ex campioni fiorentini degli anni ’80. Ho studiato per partecipare a competizioni e a frequentare numerosi Workshop, Camp Formativi e Festival Swing con i più importanti insegnanti (tra cui Frankie Manning quando è stato ospitato a Genova da Silvia Palazzolo) dove ho ereditato la passione per il Lindy Hop.
Dopo anni di studio a settembre 2008 decido di intraprendere la strada dell’insegnamento con una gavetta di quasi due anni prima di poter gestire un mio corso e per poi realizzare il sogno di avere una propria scuola di ballo dedicata allo Swing.
Nel 2010 nasce il progetto Tuballoswing, in una piccola libreria nel cuore di Firenze proponendo numerosi eventi, workshop, camp e Festival swing a Firenze e in Toscana, tra cui l’Hot Swing Club, l’Elba Swing Festival e il Florence Swing Camp, cercando di coinvolgere e trasmettere al pubblico la passione e il divertimento, cuore pulsante di questa musica e del ballo.
Nel 2011 conosco Giulia Fantini con cui approfondisco, ricerco e studio Lindy Hop e a diffonderne la cultura e la passione. Lei è una macchina da guerra che stimola e non mi lascia un attimo di respiro. Frequentiamo insieme numerosi festival italiani e internazionali, Genova, Milano, Roma, Barcellona, Monaco, Parigi, New York, Budapest, Praga sono solo alcune delle città dove abbiamo studiato con i grandi artisti. Abbiamo seguito un percorso di studi approfondito con Adam Brozowski e poi con il ballerino, coreografo e storico del Lindy Hop Ryan Francois ospitandoli nella nostra casa a Firenze per diversi mesi. Insomma, abbiamo sempre investito una marea di energie economiche ma ottenendo continuamente energia umana e professionale!
Ad Ottobre 2015 decidiamo di creare a Firenze un punto di riferimento per tutti coloro che credono nello spirito sociale che si sprigiona dal ballo, per poter condividere e trasmettere la loro e la nostra passione per la musica e la cultura degli anni 30-50, aprendo le porte di una vera e propria “Casa” che ospita una libreria, un armadio, vecchi dischi e una videoteca. Nel 2018 è arrivata l’evoluzione di questo luogo di ritrovo trasformandosi nell’attuale “Renny”
Come nella maggior parte dei casi, ho iniziato a ballare grazie ad una ragazza che frequentavo nel 2002 che mi ha proposto di fare un corso di Boogie Woogie dove mancavano leader e, ovviamente, come potevo farmi sfuggire questa occasione? Mi sono innamorato subito di questo ballo, della musica e dell’energia che trasmette e mi sono appassionato così tanto che lei a smesso e io ho continuato questo percorso con un’altra (e poi altra, e poi altra…) ballerina.
Cosa provi quando balli?
Provo tante emozioni, a volte anche contrastati tra loro perché vorrei interpretare il musicista che suona il suo assolo ma anche il ritmo trasmesso dalla batteria contrabasso chitarra. Mi diverto a cercare accenti e break e a far sorridere la mia partner. Non mi importa di chi guarda ma cerco l’intimità che nonostante l’energia della musica e lo spirito ironico si sprigiona, come dice Frankie, all’interno di questo amore di tre minuti.
Perché questo genere e non altri?
Perché lo Swing puoi ascoltarlo, suonarlo, ballarlo… può farti compagnia mentre sorseggi il tuo cocktail preferito, mentre ceni con i tuoi amici, mentre ti rilassi o quando hai bisogno di pensare alle cose belle! Non c’è nulla di meglio della leggerezza e profondità che ci regala lo Swing!
Qual è stato il momento più emozionante nella tua carriera?
Difficile rispondere a questa domanda perché in 18 anni di viaggio in questo mondo Swing le soddisfazioni sono state tantissime: riuscire a far conoscere il Lindy Hop in città portandolo ad un pubblico giovane, costruire la prima Casa dello Swing, riuscire ad avere oltre 600 iscritti ai corsi e oltre 2000 tesserati, aprire una scuola/punto di riferimento per gli amanti della Swing Era a Firenze in pieno stile vintage di quasi 700mq, avere un team di oltre 20 persone che si dedicano a Tuballoswing, riuscire a vedere i propri allievi crescere, divertirsi e realizzarsi.
Ma la cosa più bella in assoluto è quando vedo persone in serie difficoltà personali che attraverso il ballo cambiano e riesco a vederle affermate e felici.
Qual è il personaggio o la persona a cui ti sei ispirato/a o ti ispiri anche se non c’entra niente con il ballo e perché?
Non c’è un personaggio ma ci sono più persone alle quali mi ispiro, cerco di prendere da ognuno di loro qualcosa, trasformarlo e renderlo alla mia portata. Il mio motto è imitare ma non copiare
Quando balli davanti ad un pubblico, in un’esibizione o gara, cosa vorresti trasmettere?
Non sono uno showman, sono una persona riservata che spesso si mette poco in mostra perché penso che la bellezza che si può trasmettere devi trovarla prima dentro di te, dentro l’intimità con la tua partner della quale ti innamori follemente per quei tre minuti della durata del brano.
Ed è questo che entra nel cuore delle persone che ti stanno osservando. Credo che a volte competizioni ed esibizioni in questo ballo siano quasi limitanti rispetto a quanto possiamo trasmettere spontaneamente in Social Dance.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Dare la possibilità a più persone possibili di ascoltare e conoscere la musica Swing, attraverso qualsiasi mezzo e poter con loro gioire, passare momenti piacevoli, e vederci realizzati.
La pace nel mondo?
Cosa consigli a chi sta muovendo adesso i primi passi nel mondo dello Swing o a chi ancora ci sta solo pensando?
Il mio consiglio è di partecipare a un evento swing con musica live, sedersi a bordo pista con un buon cocktail (italiano) e cogliere gli sguardi, l’armonia musicale, i sorrisi e le movenze libere e creative dei ballerini. Le regole da seguire per muoversi sulla musica sono poche, la fantasia nell’interpretazione è ampia. Restare fermi è quasi impossibile, muovere i passi è semplice e farsi contagiare è naturale. Il giorno dopo scegliete un buon insegnante, andate a lezione, fate tante amicizie e fatevi contagiare da una delle malattie più belle del mondo
Cosa un ballerino non dovrebbe mai dimenticarsi di portare in pista (non una cosa materiale)?
Il sorriso, ottimismo, ma anche un asciugamano e un buon Negroni!
Ballo Swing perchè è Libertà