Ciao sono Enrico Conti, vivo e lavoro a Senigallia. Ho iniziato a ballare tra i 9 e i 10 anni, la prima competizione l’ho fatta dopo 1 anno. Ho iniziato con il boogie woogie, la specialità primaria e nel frattempo facevo anche il rock acrobatico. Da piccoli, nella mia scuola si ballava un pò di tutto dal boogie woogie al cha cha cha, c’erano tanti stili che appartenevano alla disciplina dei balli Jazz. Quando ballo provo, o ho ballato e spero ballerò, emozioni sempre diverse. Quando inizi a ballare provi gioia, semplice e pura, perché è un passatempo non vedi altro. Da molto tempo il ballo per me è lavoro e subentrano altre mille emozioni a volte positive a volte negative, come in tutti i lavori, devi vedere il ballo su due livelli diversi.
Perchè questo genere e non altri?
Una persona quando inizia a ballare non sa mai quello che c’è dietro, la filosofia, il perchè di certe figure, da dove nasce tutto e in quale epoca. Oggi dopo più di 20 anni di carriera posso dire che ho iniziato a ballare boogie woogie forse perchè da piccolo suonavo la chitarra e mi muovevo come Celentano, mia madre ascoltava sempre Little Richard. Sicuramente sono stato influenzato e i miei vedendo questa cosa hanno pensato che la mia strada fosse questa.
Ad oggi sono contento di questa scelta, contento di vivere di Swing e di poterlo condividere al 100 % con la mia compagna di vita e di ballo. Una scelta bellissima quella di vivere e condividere con chi ami una passione trasformata in lavoro. Ovviamente si sono i lati positivi ma a volte ci sono i lati negativi, ci si arrabbia ogni tanto ma è normale.
Il momento più emozionante della tua carriera da ballerino?
C’è stato un momento, uno di quelli che sogni da sempre, che ancora oggi mi fa emozionare e venire la pelle d’oca. Era l’estate del 2018 e io e Chiara (la mia compagna) siamo partiti per Los Angeles, quando metti piede in questa città per un appassionato o un professionista che vive al 100% questo mondo (swing, vintage, musica ) trovi il posto dove avresti volute essere, ti senti a casa . E’ stata un’esperienza fortissima perchè si sono unite due cose la vita privata e il ballo, erano tutt’uno in sintonia perfetta, era Swing.
A Los Angeles è stata una di quelle gare in cui abbiamo portato il nostro ballo, quello che più ci piace e che ci fa sentire liberi di esprimerci ed è normale quando riesci a fare una gara come Camp Hollywood (la più importante competizione per un ballerino possa pensare di fare ) a quel livello rimane una delle emozioni più belle che ti porti per il resto della vita.
C’è qualche personaggio a cui ti sei ispirato o ti ispiri?
Henric Stillman, un grande ballerino Swedese, è stato per me fonte di ispirazione quando ero piccolo. Vedevo e rivedevo le loro competizioni sperando un giorno di essere come loro.
Cosa vuoi trasmettere?
Quando ballo davanti a un pubblico, voglio trasmettere quello che stò provando io: divertimento. Il ballo secondo me deve essere sempre preso sotto il punto di vista del divertimento, della gioia e della spensieratezza. Voglio emozionare le persone che mi guardano.
Qual’è il tuo sogno legato al ballo?
Sto vivendo un grande sogno, quello di essere riuscito a far diventare la mia più grande passione il mio lavoro. Questo per me è una cosa molto significativa, ad oggi il mio sogno si è avverato!
Cosa consigli a chi sta muovendo i passi adesso in questo mondo?
Il mio consiglio per i nuovi appassionati o i futuri appassionati è quello di non diversificare tutte le “venature” che questo stile ci offre, quando ti parleranno di boogie woogie, lindy hop, charleston, solo jazz, tip tap, balboa o collegiate shag rendila un’unica disciplina: lo Swing. Potreste amare di più un ballo rispetto che un’altro ma dobbiamo ricordarci che la “mamma” ne è una la Mamma Swing. Non si può legare di più con chi fa per esempio il lindy hop e trascurare chi balla boogie woogie perchè lo Swing è diversi insieme, condividere un ballo a prescindere da quale esso sia.
Un ballerino deve sempre ricordarsi di portare in pista il SORRISO, uno SMILE, perchè ballare è divertimento, è togliersi i pensieri di dosso. Un ballerino deve portare gioia con il suo ballo a chi sta ballando con lui ma anche a chi lo sta guardando e… it’s all ok!
Ballo swing perchè è la mia vita!