Intervista a Morena Petrolati, scuola di ballo Feel That Swing di Roma

Ciao Sono Morena Petrolati e mi occupo di Danze Swing…

Insegno, gestisco la mia scuola , faccio competizioni e organizzo eventi e spettacoli, il tutto con il mio socio, partner di ballo e amico Livio Totteri. Ho iniziato da bambina intorno ai 6 anni con lo studio del Modern Jazz ed approfondendo con la danza classica. Da più grande ho studiato per un periodo Hip Hop…ma l’incontro con lo Swing intorno ai 25 anni è stato incredibile e si è rivelato il mio vero amore!

Come hai iniziato a ballare?

Tutto è iniziato come una semplice attività pomeridiana di una bambina, ma piano piano ho cominciato a dedicarmici con frequenza agonistica, anche se ad un certo punto intorno ai 13 anni, ho allentato per un periodo….crisi adolescenziale!

Cosa provi quando balli?

Su questo mi piace essere di poche parole… Mi sento in armonia con me stessa.

Perché questo genere e non altri?

Amo la musica jazz e il linguaggio di questo genere musicale…la caratteristica di estemporaneità che fa del Jazz quello che è, rende chi lo ascolta, chi lo suona e ancora chi lo balla, spinto in una continua esplorazione di nuove strade per esprimere se stesso…questo mi fa sentire sempre in crescita personale e professionale.

Mi piace!

Qual è stato il momento più emozionante nella tua carriera ?

Senza dubbio la prima gara con il mio partner Livio a Londra… non avevo mai gareggiato ed erano delle gare importanti…mi tremavano le gambe ma è andato tutto bene…abbiamo avuto il terzo posto nella nostra categoria!!! Fu incredibile non riuscivamo a crederci!

Qual è il personaggio a cui ti  ispiri?

Non ho un personaggio specifico…ho degli artisti che considero dei maestri o perché ho studiato con loro o perché ne apprezzo la suprema preparazione ed espressione… se devo pensare ad una fonte di ispirazione però mi piace immaginare che questo personaggio sia nascosto dentro tutti gli artisti e possa rivelarsi come ispiratore ogni volta che osservi con cura l’arte di qualcuno.

Quando balli davanti ad un pubblico, in un esibizione o gara, cosa vorresti trasmettere?

Il mio obbiettivo è sempre quello di essere spontanea …vorrei ogni volta trasmettere semplicità ed autenticità…non sempre mi sento soddisfatta del risultato però…stare davanti ad un pubblico a volte può spingerti inconsciamente a controllare come sei… in quei casi l’uso del corpo o l’espressione facciale possono perdere di verità e anche se è una buona performance il jazz è per me come ti dicevo prima una via di accesso alla propria autenticità…il mio obbiettivo e percorrere questa via.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Sento di aver dato vita ad un progetto così importante aprendo la mia scuola che…..credo il mio sogno sia già uscito del cassetto!

Cosa consigli a chi sta muovendo adesso i primi passi nel mondo dello Swing o a chi ancora ci sta solo pensando?

Consiglio vivamente di avvicinarsi alla musica jazz e dedicare ad essa lo stesso tempo che si dedica al ballo…le due cose in realtà sono una cosa sola.

Cosa un ballerino non dovrebbe mai dimenticarsi di postare in pista?

Non saprei ognuno ha qualcosa di prezioso dentro di se che gli da carica…in pista è bello portare tutta la propria energia, ma per farlo mi viene spontaneo soffermarmi su cosa lasciare fuori dalla pista….sicuramente le preoccupazioni!

Perché balli Swing?

Alle fine forse tutto quello che ho detto prima e che sono i motivi per cui ballo swing posso tradurlo in due parole: “libertà di espressione”