Intervista a Serena Rizzo, lo Swing a Londra

Ciao, sono Serena. Vivo a Londra da ormai più di 8 anni ma ho cominciato a ballare nella mia città natale, Como, 11 anni fa. Conoscete tutti De Stefano in Italia no? Eravamo amici d’infanzia e lui ballava già. Andai con lui a molte serate e lezioni, ma rimanevo spesso all’angolo della pista con un drink.

Mi piaceva molto la piccola comunità di persone che erano unite da questa passione, pur non facendone direttamente parte. Partecipai anche al festival comasco Swing Crash da non ballerina, dando passaggi agli artisti. Studiavo lingue e quindi mi divertiva molto fare pratica e mischiarmi con culture diverse. Non ero però interessata al ballo di per sé, e quindi ci vollero mesi di “ma perchè non provi?” da parte di Teo prima che mi avvicinassi. Cosí un giorno decisi di provare e lui mi insegnò “il passo fondamentale”: lo swing out, ed ebbi modo di praticarlo ad una serata. E fu amore a prima passo: il social dancing mi divertiva tantissimo. Ed eccoci qua 11 anni dopo…

Serena, raccontaci cosa provi quando balli

Quando ballo provo un senso di libertà e di giocosità. È bello potersi lasciare andare e sperimentare realtà diverse con partner diversi, e con musicisti diversi.
Quando cominci a ballare swing, ti rendi conto che entri a far parte di qualcosa di molto più grande di un semplice ballo: c’è un forte senso di comunità e di “purpose”. Il fatto che sia un ballo di coppia aiuta generalmente a crescere e a relazionarsi all’altro. C’è inoltra una sensazione profonda di “scopo condiviso”, e la comunità, nonostante in crescita, è sempre un po’ di nicchia e quindi quando viaggi in qualsiasi città, trovi sempre un piccolo mondo ad accoglierti. La maggior parte delle mie amicizie più profonde sono nate proprio ballando!
Inoltre il legame con la musica è molto forte: i musicisti fanno spesso attenzione ai ballerini in pista e viceversa, e questo crea un’esperienza di sincronicità davvero speciale. Io son un po’ di parte in questo, poichè ho sempre amato la musica e cantato ed è anche grazie a questo legame speciale tra musica e il lindy che mi sono avvicinata al canto jazz.

Hai un ricordo forte ed emozionante da raccontarci?

Partecipare ad ILHC (in pratica, il campionato mondiale che si tiene a Washington DC) ed arrivare in finale, è stato probabilmente il momento più emozionante da quando ballo. È stato emozionante ed ispirante essere circondata da tanto talento, e l’adrenalina era alle stelle sapendo che il tutto era in diretta streaming. Ma anche quando sono stata invitata ad insegnare al Summer Jamboree per la prima volta: due anni prima avevo dovuto alloggiare in un garage col mio ballerino dell’epoca per poter partecipare al festival . Quindi è stato particolarmente soddisfacente partecipare come insegnante solo due anni dopo ;).

Qual è il personaggio a cui ti ispiri e perché?

Sicuramente non c’è una persona in particolare, ma diverse persone in momenti diversi. Nel ballo ho sempre ammirato Remy per la sua traiettoria: è partito con il boogie woogie e cresciuto nel lindy con molta disinvoltura ma allo stesso tempo umiltà e quest’ultima, unita al suo talento e passione e conoscenza di altri stili di ballo e musicali, gli hanno permesso a mio parere di creare uno stile veramente unico. Ho sempre avuto anche una “follower crush” per Pamela per motivi simili: ammiro la sua dedizione ad esplorare, allenarsi e condividere, e il suo ballare porta sempre una ventata di freschezza. È un ottimo (e difficile) mix tra libertà d’espressione e tecnica.

Cosa vuoi trasmettere mentre balli?

Voglio trasmettere passione, energia e musicalità. Spero traspaia quanto mi sto divertendo e quanto mi appassiona la musica.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Aprire una sorta di jazz club tipo il Cotton Club ma con un twist mio: uno spazio curato nei minimi dettagli per fare social dancing, cabaret e concerti/jam jazz, ma anche lezioni diurne di tutto ciò che è connesso al jazz. Quindi tap, musica, burlesque, storia, moda. Sono appassionata di reformer pilates e sto facendo un corso per poterlo insegnare, sarebbe bello integrare anche quello in qualche modo per tenere i ballerini in forma

Cosa consigli a chi sta muovendo adesso i primi passi nel mondo dello Swing o a chi ancora ci sta solo pensando?

Per chi ci sta pensando: ancora ci stai pensando? Daje 😉. La maggior parte della gente che ha aspettato (tipo me) dice che avrebbe voluto cominciare prima. Per chi sta muovendo adesso i primi passi: divertiti, i primi anni sono fantastici e travolgenti! Cerca di non perdere il lavoro o lo studio mi raccomando ;). Per il resto: social dancing a go go e non aver paura di chiedere: più balli con persone diverse, più si amplia il tuo vocabolario e più migliori. Ed infine non prenderti troppo sul serio: ricordati che è una conversazione e quindi l’energia e l’attitudine contano tanto quanto se non di più di quanti passi sai, specialmente all’inizio.

Ballo swing perché è vita.