Lester Young

Il sax tenore di Lester Young nel jazz anni 40

Soprannominato “Prez“, il presidente per le sue doti tecniche e interpretative, Lester Young è stato il sax tenore più creativo del jazz anni 30/40 insieme a Coleman Hawkins. Il suo personalissimo stile da solista ha costituito un modello musicale per intere generazioni di jazzisti del bebop e del successivo cool jazz.

In questo articolo ti raccontiamo la vita e la carriera del più grande tenor sax del jazz d’ascolto.

Chi era Lester Young?

Insieme a Coleman Hawkins Lester young definì l’importanza del sax tenore nel jazz e lo fece diventare uno degli strumenti simbolo. Young iniziò la sua avventura nello swing degli anni 30, affiancando i migliori musicisti, fra cui c’erano Count Basie e Billie Holiday. Fu proprio quest’ultima a dargli il soprannome che lo avrebbe accompagnato per tutta la sua carriera: Prez, il presidente.

Lester Willis Young veniva dal Mississippi , ma trascorse l’infanzia a New Orleans, in Luisiana, la patria dello swing.

Figlio di un musicista e operaio, fu indirizzato alla musica giovanissimo: il padre lo volle insieme agli altri due figli nella propria orchestra a Minneapolis. Il giovane Lester era, allora, batterista e solo in seguito passò al sax contralto, per finire al tenore solo successivamente.

La creatività di Lester Young arrivò anche per merito dell’ispirazione verso Frankie Trumbauer, il quale suonava il sassofono in do. Young cercò di imitare la sonorità  di Trumbauer sul sax tenor e inventò uno stile fino a quel momento unico.

Dopo un periodo nel Midwest, come giovane musicista di alcune orchestre, tornò a suonare nell’orchestra di famiglia, poi con i Blue Davil di Walter Page e con Eddie Barefield nel 1932. Suonò con king Oliver, Bennie Moten e fu poi ingaggiato da Count Basie nel 1934.

Dopo un’audizione con l’orchestra di Henderson al Cotton Club, decise di rifiutare l’offerta per via dell’avversione di buona parte della band. Nel 1936 suonava di nuovo con Basie e con la sua orchestra fece le prime registrazioni. Fu in quel periodo che conobbe Billie Holiday e nacque una reciproca stima.

Chiamata alle armi e declino fisico e mentale

Nel 44 fu chiamato alle armi e venne condannato a 5 anni dalla Corte Marziale, a causa di alcuni scontri con i suoi superiori.

Infine fu congedato per disonore, perché fu trovato in possesso di cocaina e aveva tentato di evadere. Tutta l’esperienza segnò profondamente il carattere eccentrico di Young e lo rese apatico ed assente.

Negli anni 50 torna in testa alle classifiche, grazie alla partecipazione nell’orchestra Oscar Peterson Trio. Vince la classifica della Metronome e nel 1953 fa parte del complesso Metronome all star, il quale accompagnerà il cantante Billy Eckstine.

Nel 55 viaggia in tournè in Europa con la jazz at the Philharmonic, ma non riesce a brillare a causa dei suoi grossi problemi con alcol e droga.

Nello stesso anno venne anche ricoverato per un collasso all’ospedale Bellevue di New York, dove fu parzialmente disintossicato. Una volta dimesso effettuò una tounèe assieme a stelle del jazz come Miles Davis, Bud Powell e il Modern jazz Quartet.

Lester Yong soffriva di una leggera schizofrenia, peggiorata dall’abuso di alcol. Si dice che sedesse spesso a pensare con la bottiglia in mano e dimenticasse perfino i pasti.

Il 13 marzo del 1959  fu ritrovato morto nella stanza di un albergo di New York; si era chiuso per 2 giorni, nei quali aveva solamente bevuto e digiunato.

Lo stile unico del sax di Lester Young

Lester Young aveva uno stile molto personale di suonare il sax tenore: il suono era leggero e fluttuante, molto in contrasto con musicisti come Coleman Hawkins, conosciuto per il suo suono duro e incisivo.

Proprio per questo motivo Lester Young e Coleman Hawkins non furono mai considerati rivali perché troppo diversi e creatori di 2 modelli di suono destinati a influenzare i nuovi jazzisti.

I colleghi di Young dicevano che “giocava” con il sax tenore, per farlo suonare come un alto o un basso.

I cambiamenti che hanno definito il suo stile in continua evoluzione hanno reso popolare tecniche di glissando, con toni lunghi e scorrevoli; caratteristiche che riprendevano, in parte, le voci dei cantanti jazz. Sperimentò con la diteggiatura per creare suoni differenti delle note. Queste sperimentazioni lo costrinsero ad assumere posizioni differenti nel tenere lo strumento: restava sempre un po’ decentrato dal suo corpo.

Principalmente ebbe 2 periodi:

  • Il primo va dal 36 al 42 e vede un suono introverso, con un suono morbido con più legato-articolazione. In questo periodo il suo suono si fece più pieno e fluttuante, come venne definito.

Questo stile influenzò musicisti di grande caratura, quali: Stan Getz, Zoot Sims e molti musicisti che daranno vita al bebop e al cool jazz.

  • Il secondo periodo comprende gli anni che vanno dal 43 in poi. In questi anni il suono di Young si fa più denso e scuro; ci sono lunghe tenute sulle note blues in alcuni brani. Produce spesso dei contrasti  tra i registri alti e bassi e introduce di frequente clacson bassi per sorprendere il pubblico.

Ti consigliamo di ascoltare Clear Sound del 58, per comprendere lo stile del sassofonista.

 

Ti è piaciuto il nostro focus sulla vita e la musica d Lester Young? Resta connesso a Stile Millelire per scoprire altri fantastici personaggi del mondo del jazz e dello swing.