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Louis Prima, storia e biografia dell’istrione italoamericano dello swing

Come ben sapranno i più ferrati in tema di musica jazz e swing, l’Italia è sempre arrivata un po’ in ritardo nella scoperta di questi generi; così come per il rock and roll, ci sono sempre voluti diversi anni prima che le mode statunitensi riuscissero ad attecchire e a farsi strada attraverso la nostra cultura nazionalpopolare. Tuttavia, alcuni dei più grandi protagonisti di queste rivoluzioni musicali avevano proprio delle radici italiane

Potremmo citare due nomi fra i più grandi di sempre, come ad esempio Frank Sinatra e Dean Martin (all’anagrafe Dino Crocetti), ma in questo articolo vogliamo andare ancora più indietro nel tempo, alle radici dello swing, per raccontarvi la storia di un altro italoamericano eccellente: l’indimenticabile Louis Prima, autore di canzoni come Sing, Sing, Sing o la mitica Just a Gigolo. Buona lettura a tutti!

I primi anni e l’influenza del jazz di New Orleans

Prima di essere un cantante e musicista di successo, Louis era “solo” il figlio di una delle numerose famiglie di origine siciliana che stazionavano a New Orleans (nello stato della Louisiana) tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo. Il padre, Anthony Di Prima, era nato negli Stati Uniti da una coppia emigrata da un piccolo paesino nei pressi di Trapani, mentre sua madre era originaria di Ustica: il loro secondo figlio, Louis, nacque il 7 dicembre del 1910.

Il giovane crebbe fin da subito con una smodata passione per la musica, alimentata anche e soprattutto dalla madre: fu lei ad insistere affinché imparasse a suonare il violino. Tuttavia, la vera passione del piccolo Louis era la tromba, uno strumento con il quale iniziò ad esibirsi nel corso dell’adolescenza: l’influenza della scena jazz di New Orleans fu per lui una spinta fondamentale e vedere suonare dal vivo artisti immensi come Louis Armstrong gli fece subito capire qual era la strada che avrebbe voluto percorrere.

Louis Prima era a malapena maggiorenne quando inizia a suonare nei locali del French Quarter della sua città. Assieme a lui diversi altri italoamericani, come Irving Frazola – poi affermatosi come grande clarinettista jazz – e suo fratello maggiore Leon: nel loro repertorio tanti pezzi di estrazione jazz, soprattutto ragtime e swing. La svolta arriva con la crisi del ‘29, la cosiddetta Grande Depressione: un periodo nel quale molti musicisti furono costretti a lasciare le loro città alla ricerca di nuove fortune…

Louis Prima, fra New York e la California

Fu così che Louis Prima raggiunge New York: nonostante la crisi – o forse proprio grazie ad essa! – la Grande Mela all’inizio degli anni ‘30 era un vero e proprio calderone di musica ed arte, in perenne movimento ed evoluzione. In questo contesto, il nostro decide di formare la sua prima band e di gettarsi nella mischia: nasce così la The New Orleans Gang, un gruppo che fin dal nome è una dichiarazione d’intenti! Louis Prima, infatti, ci teneva sempre a sottolineare due cose: era di origini italiane e proveniva da New Orleans.

La  “Louis Prima’s New Orleans Gang” (questo il nome completo dell’ensemble) inizia così a girare per tutti i jazz club più importanti di Manhattan, riuscendo nel frattempo a strappare un contratto con la Brunswick e ad incidere alcuni dei suoi pezzi su disco. Ed è proprio in questo ispirato periodo che nasce un capolavoro come Sing, Sing, Sing, che riscuote subito un enorme successo grazie all’orchestra di Benny Goodman e al suo inconfondibile clarinetto. Ma anche Jamaica Shout, The Lady in Red e Long About Midnight.

Con l’arrivo delle big band dello swing (capitanate proprio da quello stesso Benny Goodman che aveva reso Sing, Sing, Sing una hit in tutti gli Stati Uniti), Louis Prima decide che il suo lavoro a New York era finito e decide di spostarsi con la sua Gang in California, dove suonano altri fenomeni del jazz come Glenn Miller e Cab Calloway: ma qui, nella costa Ovest, la sua istrionica personalità si sente come soffocare e non riesce a dare il meglio. Vive così un breve periodo insoddisfacente, all’ombra di altri artisti.

Il ritorno a New York e il grande successo

Sono i primi anni ‘40 quando Louis Prima decide di fare rientro a New York. L’esperienza nella costa opposta gli ha insegnato che per spiccare non bastano grande tecnica e personalità: ci vuole anche l’originalità, il colpo di genio. Ed è proprio in questo periodo che la scintilla si innesca: Louis si ricorda delle sue radici italiane e delle canzoni che, da bambino, il padre gli cantava per farlo divertire… pezzi della tradizione napoletana e siciliana, come C’è la Luna in Mezzo o’Mare e Ohi Marì.

Qual è il colpo di genio? Beh, è presto detto: prendere le canzoni in questione e farle proprie, riarrangiandole con piglio swing e infarcendole con una sorta di neolingua mezza inglese e mezza italiana! Così facendo, la musica si univa alla perfezione non solo con il suo personaggio (e le sue origini tricolore) ma anche con il suo lato più eccessivo ed istrionico. Il successo è immediato ed arrivano così anche i primi pezzi originali, cantati e composti con lo stesso stile: Angelina, Felicia No Capicia e molti altri ancora.

Nasce dunque in questo periodo il mito di Louis Prima, che riuscirà ad esibirsi per sei settimane consecutive al rinomato Strand Theatre di New York e a partire in seguito per un tour attraverso gli Stati Uniti che vedrà il tutto esaurito in ogni sua data. Il suo ultimo grande successo, la famosissima Just a Gigolo, è del 1956. Nei primi anni ‘70 torna nella sua New Orleans, dove morirà all’età di 68 anni: una vita ricca di musica, arte soddisfazione, che ha lasciato una preziosa eredità a tutti noi.