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Le migliori canzoni per imparare a ballare la musica swing e il Lindy Hop

Chi segue il magazine di Stile Millelire saprà bene quanto amiamo la musica swing e quanto ci piaccia scatenarci a ritmo di Lindy Hop! Abbiamo già raccontato le storie di numerosi artisti che hanno fatto la storia di questa disciplina, come ad esempio il gigante del clarinetto Benny Goodman ed il miglior ballerino di sempre, ovvero Frankie Manning; ma quali sono le migliori canzoni sulle note delle quali possiamo imparare a ballare questa musica e a muovere i nostri primi passi? E quali sono invece i pezzi che solo i veri esperti riescono ad interpretare alla perfezione con le loro movenze? In questo articolo lo scopriremo e vi racconteremo quali sono i titoli che – a nostro avviso – più di ogni altri meritano di essere ballati almeno una volta nella nostra vita di appassionati!

Le canzoni Lindy Hop perfette per muovere i primi passi di danza

Chiunque volesse imparare a muovere i suoi primi passi nel mondo dei Charleston e del Lindy Hop non potrà che partire dai pezzi meno frenetici; questo non vuol dire certo che manchino i capolavori, anzi, tutt’altro: un’ottima canzone per i principianti del ballo swing, ad esempio, è a nostro avviso la splendida Little Brown Jug della Glenn Miller Orchestra. Nata agli inizi del ‘900 come una “drinking song” (una canzone da osteria, per intenderci: il testo originale parla di un uomo alle prese con i suoi problemi con l’alcol), la sua popolarità crebbe nel corso dell’era del proibizionismo finché Glenn Miller non si decise a riarrangiarla nel 1939 con il suo inconfondibile stile, incidendone quella che rimane ad oggi la versione più celebre: i più esperti ne conosceranno sicuramente la performance dal vivo alla Carnegie Hall, forse uno dei concerti swing più famosi di tutti i tempi.

Un altro grandissimo pezzo nel quale il celebre trombonista ha messo lo zampino è Tuxedo Junction, scritta originariamente da Erskine Hawkins e suonata dalla sua orchestra; siamo sempre nel 1939 e questa canzone veniva usata dalla band per chiudere le sue performance al Savoy Ballroom di Harlem, nella New York dello swing; la versione che ne conosciamo oggi arriva da una registrazione del 1942, ma prima ancora fu nuovamente Glenn Miller a portarla al successo: il suo riarrangiamento in veste rallentata riuscì a vendere 115.000 copie soltanto nella prima settimana, schizzando al primo posto delle classifiche americane. A distanza di ottant’anni, Tuxedo Junction – in tutte le sue vesti, ma principalmente nelle due sopracitate – rimane un grande classico per chiunque volesse avvicinarsi a questo genere e al ballo swing.

Lo swing per i ballerini provetti: i pezzi migliori per chi sa già ballare

Chi invece ha già una certa dimestichezza con lo swing ed il Lindy Hop potrà sicuramente testare le sue capacità con qualche pezzo più complesso e strutturato. Il più quotato rimane probabilmente Come Fly with Me di Frank Sinatra, un vero classico del repertorio del grande crooner americano; il pezzo in questione, tratto dall’omonimo album, non si può forse considerare un pezzo swing in tutto e per tutto; ma il divertimento e la spensieratezza che comunica sono tali che non si può resistere alla tentazione di ballare sulle sue note. Emozioni che nel corso degli anni si sono dimostrate davvero universali, tanto che numerosi altri artisti l’hanno riproposta: Count Basie, ad esempio, ma anche Dean Martin ed in tempi più recenti l’immancabile Michael Bublé. Chiunque ami la musica non può non amare l’intero disco, una sorta di spassosissimo concept sul viaggio attorno al mondo e sulle avventure che si possono vivere on the road.

Il secondo pezzo che vi proponiamo è una vera icona dello swing e degli anni d’oro di questo genere: parliamo di Stompin’ at the Savoy. Abbiamo già parlato di come questa canzone sia una sorta di manifesto, e come tale non può che rappresentare una colonna portante nel repertorio di chiunque balli Lindy Hop: i musicisti che hanno suonato questo pezzo (nato nel 1933 dalle menti di Benny Goodman, Chick Webb e Edgar Sampson) sono letteralmente a centinaia, ognuno con le proprie caratteristiche; noi continuiamo a ballare sulle note della versione incisa nel 1936 dallo stesso Benny Goodman: elegante, raffinata e dannatamente bella.

Swing e Lindy Hop per veri esperti: quali sono le canzoni più difficili da ballare?

Chi ha già un po’ di dimestichezza con il Lindy Hop avrà di certo voglia di confrontarsi con dei ritmi più elevati, magari al di sopra dei 160 bpm, e provare a sentirsi – anche se tutti sappiamo che è impossibile! – come il mitico Frankie Manning. L’unico modo, come si suol dire, è provarci: tra i nostri pezzi preferiti non potremmo non citare Shout and Feel it di Count Basie, un vero tour de force di evoluzioni mozzafiato! Il grande pianista originario del New Jersey ha sempre messo a dura prova i piedi e i polmoni di molti ballerini: basti pensare alla sua 9:20 Special, o ancora a The Daily Jump; un repertorio letteralmente intriso di gioia e frenesia.

Continuando la nostra panoramica, un’altra delle nostre canzoni del cuore è Everything is Jumpin’ di Artie Shaw e della sua orchestra: il titolo stesso la dice lunga, ed anche qui farete fatica a reggerne il ritmo; potete averne un assaggio nel film Follie di Jazz, diretto da Henry C. Potter nel 1941. Per concludere questa carrellata siamo costretti a citare un altro dei giganti dell’epoca, ovvero il mitico Cab Calloway: appartiene infatti proprio al repertorio del cantante scat per eccellenza la travolgente Jumpin’ Jive, che nel 1939 vendette più di un milione di copie; una canzone irresistibile che oltre a comparire nel film Stormy Weather del 1943 ha anche influenzato generazioni di musicisti a venire. Basti pensare che fu cantata, in seguito, anche dalle Andrew Sisters e suonata dall’immancabile Glenn Miller, mentre Joe Jackson ne incise una cover addirittura nel 1981, oltre quarant’anni dopo!