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La pettinatura Pompadour: che cos’è e come modellarla alla perfezione

Per ballare la nostra musica preferita (e per farlo con uno stile davvero vintage) spesso gli abiti non sono sufficienti: certo, una bella giacca in pelle nera e un comunissimo paio di jeans possono essere di grande aiuto per farci sembrare usciti direttamente dagli anni ‘50… ma per dare quel tocco in più e sembrare davvero delle comparse di Grease, allora sarà necessario lavorare anche sulla nostra acconciatura.

Nel caso vogliate un gran bel look rock and roll, l’hairstyle più distintivo da scegliere non può essere altro che un bel Pompadour: vistoso, stravagante e immediatamente riconoscibile, questo stile con i capelli “a banana” è stato reso celebre nella cultura popolare da Elvis Presley; in pochi, però, conoscono le sue origini ben più antiche. Ma non temete: dopo aver letto questo articolo, questa pettinatura non avrà più segreti…

Come e quando è nato il taglio Pompadour?

La storia di questa acconciatura che per molti è sinonimo di anni ‘50 nasce in realtà molto tempo prima. Secoli prima, per essere precisi! Era la fine del 1600, infatti, quando alla corte dei Reali Francesi prese piede tra le donne questa bizzarra tendenza; la leggenda vuole che sia nata in seguito alla caduta da cavallo di una delle tante amanti di Re Luigi XIV. La Duchessa De Fontanges in seguito a questo incidente si sistemò i capelli alla bell’e meglio, alzandoseli sopra alla fronte per evitare che fossero d’intralcio.

Al Re questo stile piacque così tanto che la Duchessa iniziò ad adottarlo con regolarità, lanciando inconsapevolmente – e non ufficialmente – una moda; negli anni a seguire questo modo di portare i capelli fu adottato anche da Madame De Pompadour, l’amante del Re Luigi XV. In questo caso la popolarità dell’acconciatura ebbe un’eco ben maggiore, tanto che fu ufficialmente battezzata con il nome della nobildonna in questione: una spazzolata per portare i capelli verso l’alto, una fissata all’indietro sui lati e il gioco è fatto!

Questa pettinatura fu prerogativa del mondo femminile per tutto il XVIII secolo e rimase tale fino agli ultimi anni dell’Ottocento, quando l’illustratore Charles Dana Gibson partorì la sua celebre Gibson Girl: un’idea di bellezza al femminile, moderna ed emancipata, che divenne un vero e proprio simbolo per un’intera generazione di donne. I suoi capelli? Alla Pompadour, ovviamente. Per vedere questo taglio sull’uomo si dovette aspettare, per l’appunto, l’esplosione della cultura rock and roll e i mitici anni ‘50…

Come ottenere una perfetta pettinatura Pompadour

Negli ultimi anni il Pompadour è tornato in gran voga tra gli uomini, anche se in una versione che non rispecchia quella più classica: in quest’ultima i capelli formano una piega particolarmente morbida con il ciuffo leggermente spostato di lato, formando la caratteristica “banana”. Questo particolare taglio di capelli non è particolarmente difficile da ottenere, considerato che consiste in un semplice ciuffo rialzato sopra alla fronte: le uniche cose che vi serviranno sono dei capelli lunghi e dotati di un certo volume.

Per ottenere la versione tradizionale del Pompadour, pettinatevi la chioma verso l’alto aiutandovi con un phon; fatto ciò, assicuratevi di fissarli per bene con della brillantina o con una cera: ricordatevi, soprattutto se il vostro intento è partecipare a una festa (e quindi ballare) che la piega dovrà resistere per diverse ore, se non per tutto il giorno. La lunghezza e la forma del ciuffo possono variare in base al gusto di ognuno: non abbiate timore di esagerare se avete una chioma folta e voluminosa.

Un buon Pompadour si può ottenere anche con dei capelli relativamente corti, avendo comunque l’accortezza di lasciarli più lunghi che potete sulla parte superiore: se li tenete rasati ai lati riuscirete a creare quel contrasto che farà sembrare più grande il vostro ciuffo. Se invece avete il ciuffo altissimo e desiderate comunque radervi ai lati, otterrete un undercut Pompadour: molte personalità contemporanee adottano questo stile, in genere accompagnato da una folta barba… ma è decisamente un taglio più hipster che vintage!

E se volete qualche consiglio sui prodotti da acquistare per riuscire nell’impresa, ve li elenchiamo brevemente:

Suavecito Pomade brillantina

Qual è la prima cosa che dovete assicurarvi di avere in abbondanza nel momento in cui decidete di adottare una pettinatura alla Pompadour? Ma ovviamente la brillantina! Meglio ancora se di taglio vintage, chiaro. Questa brillantina “Suavecito” è proprio quello che fa per voi: una vera e propria cera per fissare i vostri capelli come meglio desiderate, senza ungere né sporcare… e conferendo alla vostra chioma un’aroma piacevole. E con l’aggiunta di un po’ d’acqua si può ottenere un look “wet hair”!

Lacca per capelli uomo BartZart

Se la brillantina serve a scolpire e a modellare la vostra Pompadour, una buona lacca potrà “fissarla” e renderla letteralmente indistruttibile: così potrete scatenarvi sulle note della colonna sonora di “Grease” – o delle migliori canzoni del mitico Elvis – senza il timore di ritrovarvi alla fine della serata con i capelli fuori posto. Questa lacca della BartZart è un’ottima scelta: un prodotto di qualità pensato appositamente per le più elaborate acconciature vintage… ad un prezzo tutto sommato più che abbordabile.

Pettine a scatto  “switchblade”

Non potete immedesimarvi appieno nel ruolo del “Fonzie” di turno – o del bulletto americano anni ‘50, tutto jeans e giacche in pelle – senza avere sempre in tasca uno di questi mitici pettini a scatto. Sì, l’avrete visto mille volte nei film: quello che sembra un pericoloso coltellino, una volta estratto dal vostro taschino, si rivelerà un innocuo pettine dopo aver schiacciato l’apposito pulsante. Un accessorio non solo utile per preservare la vostra pettinatura, ma anche irresistibilmente divertente!

Il taglio Pompadour nella cultura popolare e nel rock and roll

Questa peculiare acconciatura, utilizzata fino agli anni ‘50 quasi unicamente dalle donne, è esplosa in maniera incontenibile fra gli uomini grazie alle icone del rock and roll e in seguito grazie all’espansione del fenomeno del rockabilly. Nel campo della musica, il più grande ambasciatore dei capelli alla Pompadour è senza ombra di dubbio Elvis Presley: l’immagine che tutti ne abbiamo, ad oltre mezzo secolo di distanza, è ancora fortemente ancorata all’inconfondibile forma dei suoi capelli.

Dopo di lui, anche Buddy Holly ne ha fatto sfoggio e negli anni successivi il grande Johnny Cash. Ma in Italia? Beh, non possiamo fare a meno di citare i padrini del rock and roll tricolore, Little Tony e Bobby Solo. Anche sul grande schermo il Pompadour non ha mancato di caratterizzare i personaggi dei film dell’epoca: in questo ambito, l’attore che più di ogni altro è riuscito ad entrare nell’immaginario popolare grazie alla sua pettinatura è stato il mitico e compianto James Dean (soprattutto grazie al film Gioventù Bruciata).

Terminati gli anni ‘50, la pettinatura “a banana” fu adottata da diverse altre sottoculture, in primis quella tutta inglese dei Teddy Boy; in seguito è stata celebrata in diversi modi: dal memorabile John Travolta di Grease passando per il Fonzie di Happy Days. Insomma, più che un’acconciatura, una vera e propria icona che sembra non voler tramontare!