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Pettinature anni ‘40: come portavano i capelli le donne di allora?

Lo stile vintage passa inevitabilmente attraverso l’abbigliamento, ma non solo: anche le acconciature sono fondamentali e devono essere del tutto coerenti con l’outfit che abbiamo scelto di indossare… anche e soprattutto per evitare di incorrere in spiacevoli anacronismi! Per questo è fondamentale sapere come si portavano i capelli nel corso dei vari decenni del Novecento, distinguendone nomi e caratteristiche.

Ed è proprio ciò che faremo in questo articolo: un vero e proprio viaggio nelle pettinature e nelle acconciature femminili degli anni ‘40. Un periodo duro, se si considera che per oltre la metà del tempo vi ebbe luogo il più terribile conflitto della storia umana. Ma allo stesso tempo, soprattutto nella seconda metà del decennio, è stata un’era che ha gettato le basi per molte delle mode a venire. Scopriamole assieme!

Come si pettinavano le donne nei ‘40: usi e abitudini

Negli anni ‘40 le acconciature erano considerate molto più importanti di quanto lo siano oggi, considerato che venivano utilizzate per correggere e limitare i difetti – o quantomeno quelli che si credevano tali! – del viso. Le donne con una faccia “piena” avrebbero raccolto i capelli in cima alla testa per equilibrarne le forme, ad esempio, mentre chi aveva una forma più snella ed allungata avrebbe sfruttato la propria chioma per incorniciare il volto. Ciò ha favorito, in quegli anni, lo sviluppo di numerose acconciature…

Anche per questo era importante che i capelli fossero sempre puliti e splendenti: le donne infatti tendevano a lavarseli e a spazzolarseli anche due volte al giorno, prestando particolare attenzione al massaggio del cuoio capelluto. E in tempo di guerra, quando gli shampoo non erano disponibili, erano solite utilizzare il vapore dell’acqua bollente per inumidire i capelli e strofinarli con un asciugamani. Solo le donne più fortunate, in quei tempi così duri, riuscivano a frequentare i saloni di bellezza!

In pieno periodo di conflitto, poi, molte donne erano state costrette a prendere il posto dei loro mariti nelle fabbriche. E per mantenere alto il morale delle lavoratrici diversi imprenditori pensarono di costruire dei saloni interni ai loro stabilimento, affinché potessero curare il loro aspetto anche nel luogo di lavoro. Le donne che non riuscivano in alcun modo a mantenere puliti i propri capelli, invece, avevano preso l’abitudine di coprirseli con una sciarpa, con un turbante o con dei grandi cappelli.

Quali pettinature erano più in voga negli anni ‘40?

Per quanto riguarda la lunghezza media, invece, negli anni ‘40 le donne portavano i capelli fino all’altezza delle spalle o poco più lunghi. Si cercava di dare loro un certo volume per ottenere quell’aspetto curly molto in voga all’epoca; una delle caratteristiche più comuni delle acconciature dell’epoca era senz’altro la loro ordinata semplicità. Inoltre, era molto difficile che una donna portasse i capelli lunghi e lisci: soprattutto sulla frangia e sulle estremità si cercava sempre di ottenere un minimo effetto a “riccio”.

Come si faceva? Nulla di più semplice: bastava qualche bigodino e un po’ di spilli da indossare nel corso della notte (magari leggermente inumiditi) per ottenere i ricci desiderati al risveglio del mattino successivo. Anche le donne afroamericane utilizzavano delle lozioni per lisciare le loro chiome tipicamente crespe, trasformandole così in capelli lisci da “arricciare” alle estremità. I Victory Rolls erano decisamente il taglio più popolare e per le donne più pigre venivano vendute delle parrucche già acconciate in tal modo.

Già, i Victory Rolls sono ancora oggi una pettinatura perfetta per richiamare gli anni ‘40: ideata dalle donne per onorare i soldati che rientravano dal conflitto (il nome arriva infatti da una particolare manovra aerea), questa acconciatura consisteva nell’arricciare i propri capelli – su dei supporti di cotone, ma anche semplicemente con le dita – e fissarli con degli scovolini per dar loro forma. Per averne un esempio contemporaneo, basti osservare alcune dive del burlesque come ad esempio Dita Von Teese!

I capelli lunghi e le star di Hollywood

Gran parte delle donne giovani nei primi anni ‘40 portava dunque i capelli così, piuttosto corti e con dei ricci ad anello piuttosto stretti: le pettinature più complesse e ricercate del decennio precedente avevano lasciato il passo alla semplicità, anche e soprattutto per favorire l’uso dei cappelli in stile militare. Solo le donne più mature continuavano a prediligere i capelli un po’ più lunghi: li portavano così fin dall’infanzia e così li hanno conservati, il più delle volte raccogliendoli in una crocchia dietro alla testa.

Il taglio fino alle spalle divenne uno standard in questi anni, e anche le poche volte in cui si usciva alla sera le pettinature rimanevano sempre semplici e senza grossi fronzoli. Furono le stelle del cinema a riportare in auge, nel dopoguerra, i capelli un po’ più lunghi anche nelle ragazze più giovani: in tal senso, chiunque volesse replicare una pettinatura vintage può tranquillamente recuperare alcuni classici di quegli anni e osservare le acconciature delle attrici dell’epoca. E credeteci, c’è di che lustrarsi gli occhi!

Noi vi consigliamo di recuperare i film degli anni ‘40 interpretati da Veronica Lake, ad esempio (Il Fuorilegge e La Dalia Azzurra, entrambi del 1942, sono i nostri preferiti). Ma anche Hedy Lamar, Gene Tierney e Lauren Bacall hanno dato contributi fondamentali a costruire il look di un’epoca. La migliore in assoluto, secondo noi? Assolutamente Rita Hayworth: Gilda (1946) è il film da non lasciarsi sfuggire per carpire al meglio lo stile di questo decennio così importante e pieno di cambiamenti.