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La pipa, elegante oggetto vintage: come sceglierla e fumarla con stile

Non c’è nulla di meglio che sedersi nel proprio angolo di casa preferito, possibilmente vicino al caminetto, con un bel disco jazz che gira sul piatto e un cocktail di gran classe pronto per essere sorseggiato. Chi ha il vizio del fumo, inoltre, può godersi il momento reggendo tra le mani una pipa in legno caricata con del buon tabacco: esiste forse qualcosa di più dannatamente e irresistibilmente vintage?

Già, per i fumatori alla ricerca di un look d’altri tempi la pipa è davvero un gran tocco di classe: con le sue forme eleganti e la cultura secolare che porta con sé, questo piccolo oggetto è croce e delizia di molti appassionati e collezionisti. Nell’articolo che state per leggere cercheremo di parlarne nella maniera più approfondita possibile: quando nasce la pipa e come si è diffusa? Come la si può fumare con classe? Continuate a leggere per scoprirlo!

Storia e origini della pipa, dai tempi antichi a oggi

La pipa in legno ha delle origini davvero lontane nel tempo: la leggenda vuole che fin dai tempi dei Greci e dei Romani vi era l’abitudine di inspirare il fumo di certe erbe utilizzando un accessorio paragonabile a una pipa. Alcuni scavi effettuati tra la Francia e la Svizzera hanno portato alla luce degli inestimabili reperti archeologici, tra i quali una serie di oggetti molto simili a delle pipe. Per non citare quei particolari manufatti ritrovati in alcune tombe di faraoni egizi, risalenti al 2.000 a.C. e che si pensa servissero proprio a inalare del fumo.

Ma non serve andare così lontano: possiamo tranquillamente affermare che il tabacco ha iniziato a diffondersi in seguito alla scoperta delle Americhe, nel 1492. Le prime pipe dell’era moderna erano infatti state ideate dalle tribù indiane, come ad esempio i Sioux. E non ci volle molto tempo prima che questa usanza arrivasse in Europa. Nel Vecchio Continente, in Germania per la precisione, nasce nel 1602 la prima pipa in legno: prima di allora venivano infatti realizzate in pietra, terracotta o porcellana.

Nei secoli successivi la pipa è diventata quasi un oggetto di lusso, e grazie al lavoro degli artigiani si poteva ornare e decorare a piacimento: ciò l’ha portata a intraprendere una strada diversa dalle sigarette e a diventare un’abitudine quasi nobile. Dal 1900 ad oggi è un vezzo per pochi eletti, in gran parte collezionisti e appassionati: soprattutto negli Stati Uniti e in Italia non si contano gli amanti della pipa e nel corso del tempo sono nati addirittura dei musei ad essa dedicata. Si potrebbe definire una vera e propria cultura!

Come fumare una pipa: la guida per i principianti

Se avete il vizio di fumarvi una buona sigaretta di tanto in tanto e vi piacerebbe iniziare a dilettarvi con la pipa, non temete: siete nel posto giusto. Le pipe più recenti, infatti, non hanno nemmeno bisogno di un iniziale periodo di rodaggio: quando ne usate una per la prima volta, vi sarà sufficiente non caricare al massimo il fornello ma riempirne solo la metà. È bene precisare che il sapore delle prime fumate sarà leggermente aspro, ma non preoccupatevi: è del tutto normale e si tratta di una sensazione destinata a scomparire con l’utilizzo.

Sarà proprio questo il primo passo per fumare la nostra pipa: caricarla con del tabacco. Innanzitutto preparatelo stendendolo su un foglio, separando le foglioline e cercando di arieggiarlo quando più possibile. Quando avrete finito, prendetene un pizzico con la punta delle dita e iniziate a riempire il fornello della vostra pipa; attenzione a non pressarlo, altrimenti avrete delle difficoltà in fase di tiraggio: per verificare provate a inspirare con la pipa spenta e sinceratevi che la carica sia libera.

Fatto ciò, procuratevi un fiammifero in legno e accendete la pipa con cura, assicurandovi che si formi una sorta di brace sulla superficie del tabacco caricato. In fase di accensione, inspirate boccheggiando un po’; quando si formerà una brace rossa uniforme sul tabacco, allora la pipa sarà accesa perfettamente. Tenete comunque conto del fatto che per un’accensione corretta vi occorreranno almeno un paio di tentativi: fate un po’ di pratica e considerate che questo passaggio è fondamentale per godervi appieno la fumata.

Come scegliere la pipa vintage perfetta?

La decisione stessa di iniziare a fumare una pipa è vintage, per cui non fatevi remore: qualsiasi modello sceglierete contribuirà senza dubbio a conferirvi un look d’altri tempi. Fatta questa doverosa premessa, possiamo rispondere alla fatidica domanda: la cosa più saggia da fare quando si sta scegliendo una pipa è andare sul sicuro, prediligendo le marche più conosciute e i venditori più qualificati nel settore del tabacco. L’investimento sarà importante, ma la pipa diventerà un’abitudine così piacevole che vi assicuriamo non avrete alcun rimpianto!

Per cui il nostro consiglio è quello di rivolgervi al vostro rivenditore e chiedergli di mostrarvi i modelli di fascia media o alta: non vi resterà da fare altro che lasciarvi guidare dal gusto estetico, in base al budget che avrete a disposizione. Sono pochi i dettagli a cui prestare maggiore attenzione: i fornelli troppo bassi e larghi (così come quelli eccessivamente alti e stretti) potrebbero ad esempio causare qualche problema ai meno esperti, soprattutto a livello di accensione e di carica del tabacco.

Tenete inoltre in considerazione che le pipe dalla forma dritta sono più semplici da fumare e da portare con sé, ma sono quelle curve ad avere il maggior fascino e a regalare le più grandi soddisfazioni: una pipa curva infatti fuma più fresco e senza pesare sui denti, anche se richiede una certa manutenzione. Le pipe sabbiate sono inoltre più leggere e delicate, ma se volete fumare davvero allora vi converrà optare per il legno: insomma, solo con l’esperienza sarete in grado di trovare la pipa che fa davvero per voi.