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Stile preppy per uomo: cosa significa e come ottenerlo

Il mondo della moda vintage maschile è molto più variegato di quello che i meno esperti potrebbero pensare. Abbiamo già avuto modo di parlare di uno dei capisaldi dello stile anni ‘50 (il mitico giubbotto in pelle) così come in un altro articolo si è parlato della “Zoot Suit” tipica dei musicisti afroamericani degli anni ‘30 e ‘40. Tuttavia, lo scorso secolo ha visto diverse altre correnti susseguirsi, alcune davvero poco conosciute dai più.

Una di queste è senza dubbio lo stile “preppy”: un termine che ancora oggi viene utilizzato dagli appassionati di moda e che all’epoca interpretò un ruolo piuttosto importante nelle abitudini di molti giovani. In questo articolo parleremo proprio di questo, andando a scoprire che cos’è il preppy, perchè si chiama così e come possiamo fare per replicarlo ai giorni nostri. Cos’altro dire? Buona lettura a tutti!

Lo stile preppy: perchè si chiama così?

Prima di addentrarci nei dettagli dello stile preppy, facciamo un piccolo passo indietro e andiamo a scoprire le origini di questo nome così singolare… e per farlo dobbiamo andare negli Stati Uniti. Proprio qui si trovano alcune delle più prestigiose università del mondo intero e dei loro relativi – e altrettanto rinomati – club sportivi: risale infatti al 1954 la nascita della NCAA (National College Athletic Association), l’organizzazione che gestisce le attività sportive delle università americane.

A partire da allora, le otto università più celebri degli USA (tra le quali citiamo Harvard e Yale) iniziano ad essere riconosciute come Ancient Eight e danno vita alla Ivy League: in questi college potevano studiare solo i migliori al mondo! Ovviamente l’altissimo tenore di questi istituti non poteva che comportare un codice d’abbigliamento ben preciso, che iniziava ad essere osservato prima ancora che l’ingresso in queste scuole venisse approvato: già, era prima necessario affrontare le cosiddette preparatory school!

In queste scuole per l’appunto “preparatorie” – e già avrete capito che il termine “preppy” ne è un vezzeggiativo – i migliori studenti degli Stati Uniti si formavano e si abituavano ai ritmi e alle usanze del college… anche dal punto di vista dell’abbigliamento. Le divise in queste scuole erano sempre curate ed impeccabili, dai morbidi colori pastello, e riuscivano a comunicare alla perfezione l’idea di nobiltà e cultura “upper-class”. Per questo i ragazzi presero a indossarle anche al di fuori del contesto scolastico…

Che cos’è lo stile preppy e in cosa si distingue

Se siete arrivati fin qui, avrete capito quale può essere il mood generale di un look preppy e ciò che intende comunicare… ovvero ricchezza, nobiltà e cura della propria immagine, sempre e comunque unita ad un livello di istruzione elevato e di qualità. Insomma, una vera e propria elite! Ma non solo: considerato il livello sportivo dei club appartenenti alla NCAA, lo studente ideale di una scuola appartenente alla Ivy League era – in genere – anche molto preparato in ambito sportivo… soprattutto nel cricket e nel tennis.

Per questo uno dei grandi capi immancabili in un outfit preppy è proprio la classica polo, meglio se di marca – potete leggere qui il nostro articolo sulla nascita delle polo LaCoste, ad esempio – e di colore bianco (o in una qualsiasi tinta pastello). Agli abiti più sportivi comunque si possono e si devono abbinare anche capi più “classici” come i pantaloni chino, da abbinare rigorosamente a un elegante mocassino. E quest’ultimo – possibilmente senza stringhe – va indossato assolutamente senza calzini.

Quando il clima non è così clemente da permetterci di sfoggiare la nostra polo preferita, invece, sarà il momento di tirare fuori dall’armadio un altro grande classico del look preppy: il cardigan in cotone (o in lana nei mesi più rigidi! Possibilmente con uno scollo a V ed eventualmente indossato sopra a una camicia. A chiudere il cerchio un’elegante giacca blazer, altro caposaldo dello studente modello: delicato e leggero, riesce a dare quel tocco di “preppiness” in più anche nei mesi più freddi dell’anno.

Lo stile preppy nella cultura contemporanea

Riassumendo quanto detto finora, ci troviamo dinnanzi a una corrente nata nel corso degli anni ‘50 e che per qualche tempo – quantomeno fino alla seconda metà del decennio successivo –  rimase strettamente confinata al settore giovanile e studentesco. Lo stile preppy fu poi dimenticato, per rinascere in concomitanza con i moti e le manifestazioni hippie del 1968: molti giovani, infatti, rispolverarono questa moda per contrapporsi ai più trasandati “capelloni” che riempivano le piazze e i concerti dell’epoca.

Da allora, il preppy rientrò prepotentemente nella cultura popolare di ogni giorno: nel 1980 la scrittrice Lisa Birnbach pubblicò The Official Preppy Handbook (letteralmente “il manuale ufficiale del preppy”), un libro che nonostante i suoi intenti ironici – lo scopo era quello di farsi beffa, simpaticamente, della borghesia americana di allora – divenne una piccola bibbia per i prepper di tutto il mondo. Lo stile non è però esente da critiche, considerato che viene associato a una classe dirigente bianca e spesso eccessivamente conservatrice.

Ciò non ha impedito comunque allo stile preppy di continuare a proliferare tutt’oggi, tanto da essere diventato di recente un hashtag popolare su TikTok (il social dei giovani per eccellenza)! E nel 2017 visto la luce addirittura un brand dedicato unicamente al preppy: si chiama Rowing Blazers ed è stata fondata proprio da un ex studente e sportivo di Oxford. Nel suo catalogo si possono trovare un’infinità di capi raffinati e in pieno stile preppy, ottimi per chiunque volesse replicare questo look irresistibilmente vintage.