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La Storia dello Swing e del Rock and Roll: inizia l’era delle Big Band (1926 – 1930)

Nella prima puntata della nostra Storia dello Swing e del Rock and Roll abbiamo visto come sia  nato, dalle sue basi jazz e ragtime, il ballo che tutt’oggi conosciamo come Charleston e di come sia presto diventato una moda nella New York degli anni ‘20. Di lì a poco ulteriori sconvolgimenti culturali avrebbero travolto gli Stati Uniti; tuttavia, prima di arrivare al fatidico 1927 – un anno fondamentale per la storia del Lindy Hop, e dopo ne capirete il motivo – vogliamo aprire una piccola parentesi sulle origini della musica swing.

Sì, perchè nel corso degli anni ‘20 questo genere musicale non aveva ancora un nome né una vera e propria identità: sia i musicisti che gli ascoltatori lo identificavano come jazz e dovettero passare diversi anni prima che i dondolanti movimenti della sezione ritmica nel corso delle esibizioni gli fecero valere definitivamente il soprannome di “swing” (dall’inglese to swing, “dondolare” per l’appunto). Nelle sale da ballo, quindi, si stavano pian piano sviluppando nuove forme di musica e danza allo stesso tempo…

Nascita e definizione della musica swing

La seconda metà dei cosiddetti roaring twenties, i “ruggenti anni venti”, è stata fondamentale per lo sviluppo dei nostri generi musicali preferiti. La crisi economica più grave del Novecento unita al proibizionismo aveva infuso nelle persone – soprattutto quelle provenienti dai quartieri meno fortunati delle grandi città – un naturale bisogno di sfogo e divertimento. Un’urgenza che si è spontaneamente incarnata in una musica piacevolmente sincopata e tutta da ballare, sviluppatasi tra New York e Kansas City proprio durante quel periodo buio.

Come spesso accade in campo artistico, anche la nascita dello swing è avvenuta grazie a un manipolo di giovani musicisti coraggiosi e pieni di idee; personaggi come Duke Ellington e Count Basie, con la loro visione del jazz, non hanno solo contribuito alla genesi di questo genere musicale ma ne hanno anche portato alta la bandiera per il ventennio successivo. E se dal Kansas arrivava uno swing dalle atmosfere blues, dalla Grande Mela giungeva invece una musica dall’atmosfera più strumentale e di ampio respiro.

Una varietà e una diversità che hanno contribuito fin dai primi passi a codificare lo swing come una forma di jazz dai mille volti, molto personale e trasformato dai suoi protagonisti in una storia sempre nuova. Nascevano così le prime big band, grandi complessi spesso formati da oltre venti componenti: al pianoforte e al contrabbasso si affiancava una serie di strumenti a fiato, tutto a supporto delle improvvisazioni dei principali solisti. Una novità per le sale da ballo dell’epoca che sarebbe presto diventata uno standard irrinunciabile.

Dal Charleston al Breakaway: l’evoluzione della danza jazz

Abbiamo già avuto modo di descrivere il modo in cui si è diffusa la moda del Charleston, un ballo che dai quartieri poveri è arrivato ai grandi teatri di New York per poi trasformarsi in un vero fenomeno di costume. Nella seconda metà degli anni ‘20, nelle sale in cui le orchestre si esibiscono con la loro musica swing, questa danza è ormai così popolare che iniziano a nascere alcune curiose varianti: il Breakaway era forse la più comune e si ballava in una posizione iniziale chiusa assieme al proprio partner. Il leader, a intervalli regolari, aiutava la follower a compiere un movimento ondulatorio verso l’esterno: il cosiddetto break away.

L’origine di questo ballo all’epoca del tutto inedito viene attribuita, dai maggiori esperti, al grande George “Shorty” Snowden; tuttavia, altre fonti accreditano la sua ideazione al meno conosciuto – ma non per questo meno importante – George “Twistmouth” Ganaway. Ad ogni modo, il Breakaway segna a suo modo un punto di non ritorno: quel distacco tra leader e follower divenne un tratto caratteristico di tutti i balli jazz di coppia, caratterizzando le danze sociali e influenzando indelebilmente gli stili a venire.

L’avvento della Tap Dance nelle ballroom di New York

Un altro ballo che ha lasciato il suo marchio nelle sale da ballo dell’epoca e che ha preceduto l’avvento del Lindy Hop è stato senza dubbio la Tap Dance. Da noi comunemente chiamato “tip tap” (un nome onomatopeico derivante dal tipico rumore che si produce ballandolo), questo ballo ha origini in realtà molto più antiche e risalenti all’Irlanda del Medioevo; tuttavia, è proprio in questi anni che inizia a diffondersi negli Stati Uniti, grazie soprattutto al gran numero di immigrati irlandesi che popolavano i quartieri più periferici delle città.

Gli inconfondibili movimenti della Tap Dance iniziarono a diffondersi negli anni ‘20 per poi esplodere nei decenni successivi, che videro questo ballo approdare addirittura sugli schermi dei cinema di Hollywood. Ad ogni modo, dal Charleston al Breakaway, passando per alcuni aspetti della Tap Dance, la musica swing è riuscita a far convergere in sé un numero incredibile di culture, stili e influenze lontane e diverse. Solo grazie a tutto questo, nel corso di pochi anni, una nuova forma di ballo ha potuto prendere forma…

Il Lindy Hop prende forma grazie a Shorty George

Curiosamente, però, la vera svolta non avvenne direttamente sulle piste da ballo: era il 1927, e mentre i ballerini afroamericani si scatenavano con il Charleston, la Tap Dance e i loro derivati nei locali di New York, c’era chi aveva come unico sogno quello di esplorare il mondo. Per via aerea, beninteso! Ci riferiamo a Charles Lindbergh, che i quotidiani dell’epoca chiamavano affettuosamente “Lindy”: l’aviatore statunitense, proprio nel 1927, compì la prima traversata completa dell’Oceano Atlantico a bordo del suo monoplano.

Fu proprio questa la molla scatenante di una delle frasi più celebri della storia della musica e del ballo: siamo proprio nel 1927 all’Harvest Moon Ball di Manhattan e il protagonista è il già citato George “Shorty” Snowden. “Salve, che cosa sta ballando?” gli chiede un reporter della Fox, mentre Shorty si esibisce nel Breakaway. La risposta del ballerino è esemplare: continuando a scatenarsi, afferma “sto volando, proprio come Lindy!”. Nasce così ufficialmente la definizione di “Lindy Hop”: la storia è appena iniziata…